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Osaka batte Hsieh a Stoccarda e si conferma n. 1

OSAKA NON SOFFRE – Tre vittorie e altrettante sconfitte, dopo la fine della collaborazione con coach Bajin all’indomani della vittoria all’Australian Open, è il saldo con cui Naomi Osaka torna in campo per affrontare quella Su-Wei Hsieh che l’ha battuta all’ultima apparizione di Miami e contro cui aveva rischiato a Melbourne. Con una prestazione piuttosto convincente considerando la superficie per lei più ostica, Naomi è brava a sfruttare i due passaggi a vuoto dell’avversaria per una vittoria, la prima vestita da Nike, mai in discussione e con cui conferma la prima posizione del ranking. Le condizioni indoor danno un certo vantaggio al primo servizio di Osaka, sempre ben piazzato e da cui ricava tanti punti diretti o, almeno, la possibilità di comandare lo scambio; è assolutamente innaturale, però, le rare volte che prova a scivolare. Anche Hsieh – “giocatrice difficile che non sai mai quello che farà” nelle parole della giapponese – preferirebbe essere sul duro (come puntualmente rilevato in questa analisi), ma non perde l’incredibile capacità di cambiare direzione alla palla, con quei braccini esili che generano vincenti lasciando ferma l’avversaria. La fortuna che evita a Naomi il doppio fallo sulla palla break al quarto gioco rimane nella testa di Su-Wei, che sparisce dal campo perdendo 11 dei successivi 13 punti. La non altissima percentuale di prime è comunque sufficiente a Osaka per mantenere il vantaggio e incamerare il set. Hsieh è subito costretta a inseguire da un disastroso primo game, mentre Naomi prende fiducia anche in risposta. Qualche attimo di gioia per gli occhi regalato dalla taiwanese, un sorriso per un punto vinto con una smorzata dalla ragazza di Osaka, ma il vantaggio iniziale non corre rischi e, mettendo a segno un altro break, Naomi raggiunge ai quarti Donna Vekic, vittoriosa in due set su Daria Kasatkina, sempre più in balia del vortice di sconfitte che l’avvolge. LA PAZIENZA DI SEVASTOVA – Dura quasi due ore il 6-4 6-3 necessario alla settima testa di serie Anastasija Sevastova per battere Laura Siegemund, n. 99 WTA e due volte vincitrice a Stoccarda. Entrambe amano costruire il punto, ragionare e variare; non a caso, vincono più sulla terra che sul duro. Gli scambi interessanti e le soluzioni da applausi non mancano, ma il saldo vincenti-gratuiti è decisamente negativo, soprattutto per Siegemund, “giocatrice non convenzionale” come la definirà a fine match Anastasija, “con smorzate che vedi solo all’ultimo”. L’arbitro scende un paio di volte a sbugiardare hawk-eye, ma solo in un’occasione non perdona l’esasperante lentezza tedesca in battuta – rimarcata anche dalla lettone – quando sfora i 25 secondi tra l’avvio del cronometro e lo spostamento del peso sulla gamba arretrata. Sevastova, che mette in mostra un dritto incisivo, insegue un lob e si ribalta cercando il tweener quando aveva la palla comoda sul rovescio, ma brekka nell’interminabile nono gioco (che, in effetti termina, ma solo dopo un quarto d’ora) e chiude con il servizio. La frustrazione di Laura è manifesta durante il coaching dopo il terzo game, nonostante l’invito a “saltare” dei Van Halen sparato dalle casse. Sotto 1-5, l’orgoglio di Siegemund si desta, ma le frutta solo due game e Sevastova può raggiungere Kvitova, ai quarti già da 24 ore. (in aggiornamento) Risultati: [7] A. Sevastova b. [WC] L. Siegemund 6-4 6-3[1] N. Osaka b. S-W. Hsieh 6-4 6-3D. Vekic b. D. Kasatkina 6-1 7-5 [6] K. Bertens vs B. Bencic [WC] A. Petkovic vs [5] A. Kerber[4] K. Pliskova vs V. Azarenka [8] A. Kontaveit b. A. Pavlyuchenkova 6-3 6-2 Il tabellone completo ...

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