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Parla l’allenatore di Medvedev: “Ha trovato dentro di sè le motivazioni per tornare grande”-

Tre tornei vinti consecutivamente (come lui pochi altri), un febbraio da incorniciare, un inizio marzo da “tempi che furono”, garanzia del fatto che lo “zar del tennis” sia tornato. Daniil Medvedev respira a pieni polmoni aria d’alta quota. Continua la scalata nel ranking e alza tre tornei consecutivamente. Roba da momenti da favola! Quando ha lasciato l’Australia, battuto al terzo turno da Sebastian Korda, il russo si è trovato in una grave crisi interiore. Dopo essere stato numero 1 al mondo e aver vinto il suo primo titolo del Grande Slam, non si riconosceva più, malgrado i saggi consigli del suo allenatore Gilles Cervara. Insieme si sono interrogati su come riportare in auge il tennis dell’ex numero 1 al mondo. In un’intervista esclusiva con Tennis Majors, Cervara ha spiegato cos’è accaduto realmente dall’eliminazione in Australia al trionfo delle ultime settimane: “Dopo la sconfitta con Korda sono cominciate due settimane molto complicate in cui l’atleta aveva perso fiducia in sé stesso. I tre giorni prima di Rotterdam sono stati molto importanti con Daniil che ha messo il suo tennis in discussione. E’ toccato a me farlo reagire, convincerlo che il suo modo di giocare non aveva nulla di sbagliato. Appena abbassava il ritmo in allenamento, intervenivo in maniera diretta per spronarlo a reagire. Ho ottenuto immediatamente effetti positivi. La mia sfida più grande è stata dimostrare che il suo tennis non aveva nulla di sbagliato, al contrario di quanto si fosse convinto lui”. Poi rivela i particolari relativi all’allenamento effettuato con Benjamin Bonzi prima del debutto a Rotterdam: “Gli ho detto che quanto ha mostrato in campo negli ultimi allenamenti è stato estremamente positivo. Ora toccava a lui venir fuori da questa situazione delicata. Ho deciso di non parlare con lui ma, per non lasciarlo solo, gli ho scritto il mio pensiero su un foglio e inserito in una busta con la scritta “Daniil, Rotterdam 2023”. La vera svolta arriva nella sfida contro Alejandro Davidovich Fokina: “Durante un allenamento con Felix Auger-Aliassime due giorni prima, eravamo sul campo centrale e ricordo che non gli funzionava nulla del suo tennis. Mi sfidava a gran voce, ma io rimasi impassibile, senza rispondergli. Ma avevo capito che era vicino a una svolta personale. E così è stato, ma non posso svelare i retroscena di quanto accaduto durante la sfida con lo spagnolo”. Ora è in un momento straordinario, ma quanto durerà? E’ la domanda che tutti si pongono. La bravura di Medvedev sarà proprio quella di prolungare questo straordinario periodo. Gilles Cervara ha ricordato che non è la prima volta che il suo tennista mette tutto in discussione. Era accaduto anche nel 2020 dopo aver vinto il Parigi-Bercy e il Masters: dopo l’eliminazione a Vienna entra in un tunnel con momenti difficili vissuti. Siamo alla vigilia di due Masters 1000 importantissimi come Indian Wells e Miami, come vi arriva Medvedev, che esordirà contro il vincente di Isner-Nakashima? “Probabilmente è stanco con un viaggio lungo affrontato. Vi è anche la differenza di fuso orario e bisogna stare attenti. L’effetto euforico delle vittorie e la fiducia ci invitano anche a rimanere vigili sulle diverse cose da fare per restare a questo livello. Perché sappiamo che le cose possono andare storte rapidamente se ci affidiamo esclusivamente alla fiducia”. Non ha mai vinto Indian Wells e Miami anche se è un vero specialista del cemento: vediamo se riuscirà a cancellare anche questo taboo. ...

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