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Primo titolo ancora stregato per Auger-Aliassime: a Melbourne 2 trionfa Evans

Il primo titolo in carriera continua a rimanere un semplice desiderio per Felix Auger-Aliassime. Cedendo di schianto (6-2 6-3) in finale contro Daniel Evans, il giovane canadese ha gettato qualche ombra su un torneo fino ad oggi decisamente convincente. Con la sconfitta odierna infatti diventano sette le finali perse in carriera da Auger-Aliassime (tre nel 2019, tre nel 2020 e questa), tutte senza mai riuscire a vincere nemmeno un set. Il canadese è il quarto tennista della storia a perdere le sue prime sette finali dopo Benneteau (che non ha mai sfatato il tabù), Dupre e Pioline. Certo, tra i nomi degli avversari che ha incontrato in quelle partite ci sono quelli di Zverev, Tsitsipas, Monfils e Berrettini, ma sembra assai evidente che un problema di approccio a questo genere di match ci sia. E l’incontro di oggi è emblematico in tal senso. Auger-Aliassime partiva indubbiamente favorito, sia per una questione di ranking sia per la relativa inesperienza in queste partite di Evans, anch’egli a caccia del primo titolo dopo le sconfitte a Delray Beach 2019 e Sidney 2017. Eppure il canadese non è mai sembrato a suo agio, non ha mai avuto possibilità, ma ha sempre e solo rincorso. In entrambi i set si è ritrovato sotto 5-2 in maniera abbastanza rapida, in balia degli attacchi e variazioni di Evans, ma probabilmente anche di se stesso e del peso di dover vincere. Solo nel secondo parziale, c’è stato un parziale tentativo di ribellione con un contro-break nell’ottavo game quando Evans serviva per il match. Si è trattato comunque di un fuoco di paglia, rapidamente estinto da un altro break di Evans, quello che ha chiuso il match dopo un’ora e diciotto minuti. Tutta la frustrazione del canadese si è poi manifestata nella conferenza stampa post partita, costituita da una singola domanda a cui Felix ha risposto in maniera estremamente telegrafata e prevedibile. “Non è stato un buon match da parte mia. Lui ha giocato bene, onore a lui. Ha giocato aggressivo, mischiando le carte, ma io non ho giocato bene“, questo il copioncino del “perfetto sconfitto”. Decisamente più pimpante Evans che ha rivelato di essere ancora alla ricerca di “un coach che si adatti bene a me e al mio gioco” (il britannico è a Melbourne in compagnia della propria fidanzata) e di non essersi allenato molto bene nelle due settimane di quarantena. “Se devo essere onesto non ho avuto due belle settimane di preparazione. Ho giocato bene, ma è stato difficile. Mi ero prefissato di tornare a fare le cose che mi riescono bene e questo ha rinforzato il mio gioco e il mio piano partita. Negli ultimi tre match ho davvero messo in campo il mio gioco, sono stato aggressivo e ho preso decisioni chiaro“. Ovviamente, sottolinea Dan, ora inizia la parte più importante della trasferta australiana. “Questo è un bel traguardo ma il vero torneo inizia domani; non sono stupido, so che è così. Voglio fare bene la prossima settimana, sono contento di questa settimana ma ora è finita e penso a martedì“. Farà il suo esordio in tabellone contro il connazionale Norrie. Per Evans questo primo alloro ATP porta in dote anche un nuovo best ranking: da lunedì sarà infatti numero 26 del mondo. Siamo abbastanza sicuri invece che le due posizioni guadagnate da Aliassime (da 19 a 17) non saranno di grande consolazione per l’ennesima occasione mancata. La testa, adesso, va alla sfida di lunedì con Stebe valida per il primo turno dell’Australian Open, con vista su un ipotetico terzo turno contro il vincitore della sfida tra Sinner e il connazionale Shapovalov. Il tabellone completo del Murray River Open (Melbourne 2) ...

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