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Roland Garros 2020, scelti dalla redazione: Serena e Ceck da non perdere nel day 4

Errani-Bertens (ore 11, campo 14) Perché è da tre anni che Sara non arriva al terzo turno di uno Slam. E indovinate dove è successo l’ultima volta? Proprio a Parigi, il suo Major, quello che l’ha vista finalista nel 2012 e semifinalista nel 2013. Bertens, testa di serie n.5 e n.8 della classifica mondiale è avversaria di altissimo livello. Ma non ha ancora vinto una partita dopo il lockdown. E cosa ancora più sorprendente, non ha ancora vinto una partita contro la romagnola in carriera. Cinque sconfitte su cinque anche se l’ultimo precedente risale alle Olimpiadi di Rio del 2016. Coraggio Sara, crediamoci.  Pironkova-Serena (12.30, Chatrier) Perché queste due di spingere un passeggino avanti e indietro tutto il giorno proprio non ne hanno voglia. Preferiscono di gran lunga spingere il dritto e il rovescio. E, a dispetto degli anni che avanzano, continua a riuscirgli piuttosto bene. Soprattutto a Serena ma anche a Pironkova che a New York ha sorpreso il mondo del tennis arrivando fino ai quarti di finale, dove era stata proprio la minore e più titolata delle sorelle Williams a prevalere. Ma sulla terra pesante di Parigi la regina non potrà stare ferma sulla sua mattonella a smistare il gioco, mascherando le sue comprensibilmente limitate capacità di movimento. Perciò rischia di essere tutt’altra partita.  Sock-Thiem (13.30, Lenglen) Perché due ore di top spin al giorno levano il medico di torno. Seconda uscita in questo Roland Garros per il freschissimo campione Slam austriaco. Dall’altra parte un redivivo Sock, che ha sorpreso nel derby a stelle strisce con un John Isner fuori condizione, vincendo il suo primo match nella capitale francese dopo quattro anni. Di certo il 28enne del Kansas, ex n.8 del mondo, con la sua impugnatura di dritto, non soffrirà le rotazioni di Thiem. Ma dovrebbe soffrire tutto il resto. A partire dalla fisicità. Londero-Cecchinato (14.00, Campo 12) Marco Cecchinato – Roland Garros 2020 (via Twitter, @rolandgarros) Perché Ceck is back. Probabilmente quella semifinale del 2018 probabilmente rimarrà un exploit irripetibile nella carriera del siciliano, ma di certo sulla terra battuta Marco vale molto di più di quello che racconta il ranking. I segnali di una ritrovata fiducia nel suo gioco si erano già intravisti a Roma. La conferma è arrivata con l’affermazione su De Minaur al primo turno. Ora se la vedrà con uno che questa superficie la mastica molto di più dell’australiano: una prova del nove, insomma. Per capire se Marco è davvero tornato.  Zverev-Herbert (17.30, Chatrier) Perché Sascha, a fari spenti, è già da due Slam che arriva molto molto in fondo. A due passi dal traguardo a Flushing Meadows. Buona la prima contro l’austriaco Novak. Ora però c’è un giocatore di ben maggiore caratura, ovvero il francese Herbert, che gioca un tennis di grande qualità e propensione offensiva. Ma che rischia di vedersi le proprie migliori armi spuntate dalla lentezza estrema delle condizioni di gioco. Se Zverev non decide che è da troppo tempo che non delude le aspettative, l’esito della partita è segnato.  Gauff-Trevisan (17.30, S. Mathieu) Perché da una parte c’è la nostra Martina e dall’altra c’è Coco. Non nascondiamocelo: la stellina del tennis americano parte con tutti i favori del pronostico. Peraltro, è bene ricordarlo, sui campi del Roland Garros, Gauff ha vinto il suo primo titolo Slam a livello junior. Quindi se la cava pure bene sulla terra. Come se ci fosse qualcosa che non le riesce bene nella vita. Ma sappiamo che la toscana venderà cara la pelle, andando su ogni palla. Non si sa mai che non ritorni di qua dal campo. Forza Martina.  ...

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