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Schwartzman vola (con un jet privato) a Miami e critica l’ATP: “Assurdo giocare lo US Open così”

I centimetri di altezza di Diego Schwartzman sono notoriamente pochi per gli standard del tennis. Quelli però della sua lingua si sono allungati durante questi ultimi mesi in cui il tennista argentino non ha particolarmente apprezzato la gestione dello stop da parte dell’ATP. In un’intervista al quotidiano La Nacion, Schwartzman ha criticato duramente il modo in cui la grande istituzione del tennis maschile ha comunicato – o, a suo dire, non ha comunicato – gli sviluppi della situazione ai giocatori.  “L’ATP non ha aiutato nessuno per ora. Praticamente non abbiamo mai scoperto da loro, prima che da un social network, le decisioni che sono state prese”, afferma il n.13 del ranking ATP. “Prendiamo ad esempio la cancellazione di Washington. Era una cosa molto probabile. E l’ATP lo aveva messo in forse. Ci dicevano che era complicato perché tutti i permessi e tutto ciò che è necessario per fare un torneo doveva arrivare in tempo. Alla fine abbiamo scoperto tutto su Twitter e dopo 20 minuti hanno pubblicato un post per confermarlo”.  El Peque è anche molto scettico per quanto riguarda le condizioni in cui si giocherà il prossimo US Open. Secondo lui la bolla studiata per evitare contagi tra i giocatori e gli addetti ai lavori è “un pazzia”. Tuttavia, la sua intenzione è quella di scendere in campo a New York nel caso in cui il torneo si giochi. “Andrò a giocare perché ne ho bisogno, è il mio lavoro, ma le condizioni sono pazze. Giocare uno Slam dopo sette mesi di inattività, con un solo compagno, rinchiuso in un hotel per 21 giorni, senza poterlo lasciare, è assurdo”, prosegue il 27enne di Buenos Aires.  Per prepararsi al meglio per questo appuntamento, Schwartzman ha lasciato l’Argentina in direzione Miami. A causa del blocco dei voli dal paese latino-americano verso l’estero fino a settembre, per riuscire a raggiungere gli States ha dovuto fare ricorso un jet privato. Insieme a lui, ci sono il suo allenatore, l’ex n.15 del mondo Juan Ignacio Chela, il preparatore atletico Martiniano Orazi e la fidanzata. Solo uno di loro però potrà eventualmente accompagnare Dieguito nella trasferta newyorkese.  El Peque´s Team se embarca en las peligrosas aguas de la realidad. Vuelo a Miami, entrenamiento en Bahamas y a jugar todo lo que se pueda: Cincinnati, el US Open, Kitzbuhel, Madrid, Roma y Roland Garros. Y Vaaaayaaa @dieschwartzman Vaaayaaa con la bendición de La Trinchera. pic.twitter.com/frhAkLS7Ri— BATennis (@BATennisCom) July 26, 2020 ...

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