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Sinner a Berlino. Contro Thiem una sconfitta che non fa male (Chinellato). Roberta Vinci: “Vorrei allenare la Muguruza, la mia vita è ancora il tennis” (Nettis). Vigevano nuovamente in semifinale. Risultato storico anche per Crema (De Sanctis). Beinasco vince a Genova e vola in semifinale trascinato da Monticone (Masi)

Sinner a Berlino. Contro Thiem una sconfitta che non fa male (Davide Chinellato, La Gazzetta dello Sport) Una sconfitta è una sconfitta. Per Jannik Sinner però lo stop in finale nel torneo-esibizione di Berlino contro Dominic Thiem, l’austriaco numero 3 del mondo che ha liquidato 6-4 6-2 il 18enne azzurro in poco più di un’ora, equivale a non essere riusciti a mettere la ciliegina sopra una torta molto buona. Vero, quelli sul campo in cemento allestito nell’hangar 6 dell’aeroporto Tempelhof della capitale tedesca erano dei match di esibizione. Sinner però ha dimostrato contro avversari con una classifica decisamente migliore della sua, numero 73 al mondo, di essere pronto a crescere quando il mese prossimo si riprenderà a fare sul serio. […] Thiem ora aspetta di sapere se riuscirà ad andare a New York per giocare lo Us Open dal 31 agosto al 13 settembre (il rilancio del Covid getta un’ombra su tutto) dove non è mai andato oltre i quarti di finale. Anche Sinner ha gli Stati Uniti nel mirino, e quello che ha fatto a Berlino servirà come punto di partenza. Perché prima di perdere da Thiem, il 18enne azzurro si era guadagnato la finale con due vittorie in due giorni contro due dei migliori 15 del mondo. Venerdì aveva battuto Karen Khachanov, il 24enne russo numero 15 spento in due set. E sabato si era guadagnato il rendez-vous con Thiem piegando, sempre in due set, l’argentino Roberto Bautista, numero 12 Atp. […] Sinner ora si prende cinque giorni di riposo in Alto Adige, a casa sua, prima di tornare ad allenarsi a Bordighera. Con gli Stati Uniti nel mirino, Covid permettendo. […] Agosto e Settembre saranno fondamentali: se si potrà tornare a fare sul serio. Sinner tra Washington, il torneo a New York che anticipa lo Us Open e lo slam a Flushing Meadows, vuole continuare a fare progressi. È già il più giovane di sempre tra i migliori 80 dopo Nadal, ma sa bene che la strada da fare è ancora tanta per arrivare a quel livello. Passa anche da tre giorni come quelli di Berlino, a confrontarsi con tre tennisti tra i primi 15 al mondo. E da sconfitte come quella in finale con Thiem, uno stop da cui Sinner è pronto ad imparare Roberta Vinci: “Vorrei allenare la Muguruza, la mia vita è ancora il tennis” (Patrizia Nettis, La Gazzetta del Mezzogiorno) L’unica italiana a vincere su tutte le superfici. La prima a completare il Career Grand Slam, conquistando nel doppio i 4 tornei major. Roberta Vinci, anni 37, è tra le atlete pugliesi più vincenti in assoluto, non solo nel tennis. Ha trionfato soprattutto in coppia con Sara Errani (22 trofei vinti con lei su 25 totali). È stata numero uno del mondo in doppio e settima in singolare (10 trofei WTA nel palmares), ha perso la finale degli Us Open nel 2015 contro l’altra pugliese Flavia Pennetta, ma quel torneo l’ha fatta passare alla storia per la vittoria contro Serena Williams in semifinale. Roberta Vinci, come continua la vita dopo il tennis? «Continua bene, in modo diverso rispetto a quando giocavo. Era sicuramente più frenetica tra voli, hotel, allenamenti. Ora è un po’ più tranquilla e statica». Su Instagram è sempre impegnata in allenamenti «Cerco di mantenermi in forma anche perché, dopo tanti anni in cui il fisico è abituato a ritmi intensi, se fermi il corpo è la fine. Mi piace giocare a paddle, andare in palestra, ogni tanto giocare ancora a tennis». Quanto le manca il campo? « Il tennis è stato tutta la mia vita e continua ad esserlo. Mi tengo aggiornata sui tornei, mi piace seguirlo. Non mi mancano le competizioni. Penso di aver raggiunto il massimo che potevo, sono in pace con me stessa». E la Puglia? Le manca? «La Puglia è casa mia. Mi manca sempre. Appena posso vado da mamma e papà e dal mio nipotino». E Taranto? I Giochi del Mediterraneo saranno un’occasione di rinascita? «A Taranto mi lega l’infanzia I ricordi sono tanti. E un peccato che si parli di Taranto solo per l’ex Ilva, i tumori, i bambini malati. E una realtà che c’è ed è giusto, anzi indispensabile, tenere alta l’attenzione. Taranto non è una città perfetta, ma pensare a qualcosa di bello come i Giochi può essere una speranza di rivalsa». […] Ci pensa ancora alla finale persa con Flavia? «No, non ci penso, ormai sono passati un po’ di anni. Certo, è un peccato aver perso, ma evidentemente doveva andare così. Lei è stata più brava». E alla partita con Serena? «Mi capita di rivederla, non perché sia io a volerlo fare, ma perché su diversi canali la ritrasmettono spesso. Non l’ho mai rivista però dal primo 15 all’ultimo». […] Si parla di cancellare i doppi dai prossimi Us Open e non solo per l’emergenza Covid-19. Che ne pensa? «Sarebbe un peccato soprattutto per i giocatori specializzati solo in quello. I tornei di doppio sono una risorsa economica per tanti ma capisco che è una situazione difficile ed è complicato anche prendere decisioni. Perché come la fai, sbagli. Purtroppo è una situazione inedita Chi l’avrebbe mai immaginata un’estate senza Wimbledon, gli Us Open in bilico, i trofei senza pubblico?». È vero che le piacerebbe diventare allenatrice? «Mi piacerebbe, perché, come ho già detto, il tennis è ancora la mia vita e mi piacerebbe restare in un campo seppur in un altro ruolo per trasmettere tutta la mia esperienza». Chi allenerebbe? «Garbine Muguruza (vincitrice di Wimbledon e Roland Garros, ndr). Credo che abbia un ottimo potenziale». E tra gli uomini? «Non ci ho mai pensato. Dire Federer sarebbe troppo presuntuoso, anzi sarebbe un insulto. Lui è il top. Mi piacerebbe allenare un tennista giovane». Che succede al tennis femminile di oggi senza regine? «È un bene per il tennis, perché tutte se la possono giocare, e per il pubblico perché è più spettacolare». Ma non ci sono altre Pennetta, Vinci e Schiavone. «Non è un periodo roseo come per quello maschile. Ma quando noi vincevamo i maschietti latitavano. Fa parte dei cicli. Sarà difficile ricreare la nostra congiuntura e cioè giocatrici così vicine di età e forti. Ma noi donne spesso usciamo alla distanza, magari con l’età avanzata verrà fuori qualche nuova risorsa». […] La partita della vita? «Quella con Serena, decisamente». Più dei 4 major nel doppio? «Senz’altro. E’ stata una partita epica. Davide contro Golia che ce la fa. Non dico che ancora non ho realizzato quello che è successo, ma a volte faccio quasi fatica a crederci. Come se fosse stato un miracolo». […] È possibile l’amicizia in un campo di gioco? «Nei limiti. Perché una giocatrice la puoi ritrovare il giorno dopo come avversaria e devi essere brava a scindere gli aspetti. Noi italiane però abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto”. Vigevano nuovamente in semifinale. Risultato storico anche per Crema (Silvio De Sanctis, Il Giorno Sport) Emozioni a non finire per le squadre lombarde nella terza e ultima giornata della stagione regolare di serie Al a squadre. I campioni d’Italia del Selva Alta Vigevano ospitavano sul campo amico di strada Chitola il Circolo Tennis Maglie ed erano obbligati a fare bottino pieno per sperare nel primo posto che valeva il passaggio alle semifinali scudetto. I preventivati punti dei singolari d’apertura portati da Filippo Baldi (6/3, 6/1 a Lorenzo Lorusso) e Alessandro Bega (6/2, 6/0 a Mattia Leo) sono stati controbilanciati dall’altrettanto attesa sconfitta di Lorenzo Conti (6/1, 6/4 da Silvio Mencaglia). A sparigliare le carte è stata l’inatteso ko rimediato da Roberto Marcora dopo 2h30′ di battaglia contro Jelle Sels. L’olandese si è imposto per 7/6, 4/6, 10/8, rimandando l’esito della contesa ai doppi, ma Marcora/Dadda (7/5, 6/2 su Lorusso/Leo) e Baldi/Bega (7/5, 6/1 su Sels/Mencaglia) hanno scacciato ogni incubo per il 4-2 […]. Nel girone 3 l’impresa è riuscita pure al Tennis Crema con il 3-3 esterno contro il Tennis Club Sinalunga. Alle positive prove di Andrey Golubev (6/1, 6/2 su Yannik Mertens) e Samuel Vincent Ruggeri (6/0, 6/1 a Matteo Gigante) hanno fatto da contraltare le sconfitte di Lorenzo Bresciani (6/2, 6/3 da Marcello Serafini) e Riccardo Sinicropi (6/2, 5/7, 10/6 da Luca Vanni). Nel doppio Gigante/Miceli si sono imposti su Sinicropi/Bresciani per 3/6, 6/4, 10/5, cosi è toccato a Golubev/Ruggeri stabilire il 3-3 conclusivo con il 7/6 6/2 su Vanni/Serafini, […] Emozioni senza fine. In campo femminile niente da fare per il Bal Lumezzane nel girone 2 a Casale Monferrato, superato per 1-3. Ylenia In Albon aveva iniziato col botto battendo contropronostico l’ex numero 4 del mondo Sara Errani per 2/6, 6/2, 10/6, ma le sconfitte successive di Georgia Brescia (6/0, 6/1 da Stefania Rubini), Eleonora Canovi (6/1, 6/0 da Enola Chiesa) e del doppio Canovi/Catini (6/2, 6/3 da Buzarnescu/Pigato), condanna le bresciane all’ultimo posto del raggruppamento a favore proprio delle piemontesi, […] Beinasco vince a Genova e vola in semifinale trascinato da Monticone (Barbara Masi, La Stampa Torino) Il Tennis Beinasco compie il sorpasso e si aggiudica un posto nelle semifinali per il tricolore della Serie Al femminile. Con la vittoria per 3 a 1 sul T.C. Genova 1893, vice campione italiano, le piemontesi hanno conquistato in rimonta il secondo posto del girone. […] a dare slancio, la sfida fra le due numero 1 delle formazioni, Giulia Gatto Monticone (151 Wta) contro l’emergente russa Liudmila Samsonova 21 anni, (117). La vittoria della 32enne torinese al match tie-break (10-5) dopo il reciproco 6/2 nei primi due set trascina le compagne negli altri due singolari, con Federica Di Sarra che batte Martina Caregaro 6/1-6/4 e Federica Rossi che cede a Denise Valente per 7/6 -7/5. L’affiatato doppio Di Sarra/Rossi (6/3-6/1 su Valente/Samsonova) regala al Tennis Beinasco la semifinale del play off. A due anni dalla conquista del tricolore, il club piemontese torna in corsa per il titolo con T.C. Parioli, T.C. Prato e T.C. Lucca, prossimo avversario nella semifinale (26 luglio a Beinasco, 2 agosto a Lucca). […]. ...

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