You are here

Sky Sport Arena: domenica è “Tommasi&Clerici Day”

Testo di Elena Pero per SKY Sport I “circoletti rossi” di Rino Tommasi (PDF) Senza di loro, il tennis non sarebbe stato lo stesso.Non sono stati i campioni dalle mille vittorie, ma sono quelli che ce li hanno raccontati, rendendo ancora più mitici le imprese dei giocatori e i nostri ricordi.Generazioni di appassionati (e tanti loro parenti) sono cresciuti ascoltando le telecronache di Gianni Clerici e Rino Tommasi. E non paghi, il giorno dopo in edicola a compravano i quotidiani per leggere anche i loro articoli. Ci hanno fatto compagnia durante innumerevoli ore passate davanti alla TV, sono diventati di famiglia. Seguire una partita insieme a loro era uno spettacolo nello spettacolo. Anche le più noiose diventavano avvincenti, le altre passavano alla storia.Perché? Clerici e Tommasi hanno cambiato il modo di fare la telecronaca di un evento sportivo, fino ad allora quasi sempre raccontato in modo pomposo, retorico, serioso da un singolo giornalista. Hanno introdotto la telecronaca in coppia. Il racconto è diventato un colloquio; il tono, come dice Gianni, “lo stesso di quando ci si parlava tra noi”. Ascoltandoli si riusciva a leggere la partita in maniera diversa, più approfondita ma anche divertente. Di scuola americana, Tommasi ha insegnato a tutti che numeri e statistiche non erano un passatempo inutile o da fanatici, ma una maniera per interpretare i fatti. Non in modo ottuso, ovviamente. “Le statistiche, bisogna saperle leggere!” è uno degli assiomi di Rino che ci risuona ancora nelle orecchie. Gianni ha descritto i colpi dei giocatori (avendoli visti all’opera praticamente tutti sin dal dopoguerra) coniando neologismi a ripetizione. Lo hanno sempre esaltato di più un tocco di volée sul 40-0 che un ace messo giù per salvare una palla break, i ‘gesti bianchi’ di un tennis elegante più che il sudore della fatica. “Circoletto rosso!” dopo uno scambio memorabile: Tommasi ha sempre per davvero circondato con il pennarello rosso un punto esaltante sul suo taccuino dove i punti di un match sono segnati tutti. Un’espressione che è diventata di uso comune, insieme a infinite altre. Come anche “I pronostici li sbaglia solo chi li fa”, che sottintende un altro modo di interpretare la telecronaca da parte di Rino e Gianni: ti do una mia opinione, non ti nascondo neppure una mia simpatia, ma non perdo l’obiettività. SKY Sport Arena dedica domenica 7 giugno ai due Maestri….Pubblicato da Luca De Gaspari su Sabato 6 giugno 2020 Entrambi, per cultura e preparazione, non hanno mai mancato di esprimere anche con schiettezza le loro opinioni, sempre motivandole, senza paura di esporsi. E le loro opinioni si fondavano sull’autorevolezza di un’esperienza sterminata, sulla cultura sportiva e non solo, sulla conoscenza diretta degli uomini e degli eventi passati alla storia. Quando in sala stampa Tommasi e Clerici parlavano, gli altri, in ogni angolo del pianeta tennis e non solo, stavano a sentire. Tommasi attaccato ai fatti, un pozzo di conoscenza sportiva (che ha sempre generosamente condiviso con tutti, dal collega più affermato ai tanti ragazzi a cui via via ha dato la possibilità di trasformare in lavoro una passione) tutta archiviata nella testa, tanto da poter citare a memoria strabiliando i presenti. Nell’era pre-computer era Rino a tenere tutte le statistiche e Arthur Ashe gli aveva così dedicato una copia del suo Portrait in Motion’: “Senza di te non avrei mai saputo quanto volte ho perso con Laver”. Clerici una fonte di storie (mirabolanti, magari un poco inventate, tanto che la sua vena di romanziere prosegue) che Rino con il sorriso ha sempre condiviso sotto l’egida del ‘never spoil a good story with the truth’ di Mailer (mai rovinare una bella storia con la verità). Tommasi il primo ad aprire la sala stampa, l’ultimo ad andarsene, facendo cinquanta cose insieme senza perdere il filo e farle tutte bene e non per caso. Infatti: “La modestia non è uno dei miei difetti” è la battuta con cui ha sempre accolto i complimenti. Clerici che, distratto, magari perde il match del giorno perché c’è una mostra assolutamente da vedere o un pezzo all’asta da comprare per arricchire una collezione tennistica che fa invida al museo di Wimbledon. Diversi, complementari, profondamente complici. Hanno insegnato a tutti noi, non con lezioni o prediche, solo con l’esempio, a fare le cose molto seriamente senza prendersi sul serio.  Domenica 7 giugno, la programmazione di Sky Sport Arena Ore 6.00: Suzanne Lenglen, Divina – Documentario di G.Clerici (2002)Ore 6.30: Fairplay ’93 RemixOre 6.45: Finale Montecarlo 1995: MUSTER-BECKEROre 8.45: I Signori del Tennis ClericiOre 9.15: Finale Wimbledon 1992, AGASSI-IVANISEVICOre 11.15: Fairplay ’93 RemixOre 11.30: Finale femminile Wimbledon 1995: GRAF-SANCHEZOre 13.30: Fairplay ’93 Biagi e BoccaOre 13.45: Finale Wimbledon 1993: SAMPRAS-COURIEROre 16.00: I Signori del Tennis ClericiOre 16.30: Finale Indian Wells 2005: FEDERER-HEWITTOre 18.15: Fairplay ’93 RemixOre 18.30: Suzanne Lenglen, Divina – Documentario di G.Clerici (2002)Ore 19.00: Quarti di finale femminile Wimbledon 1999: V. WILLIAMS-GRAFOre 20.30: Finale Wimbledon 1999: SAMPRAS-AGASSIOre 22.30: Fairplay ’93 Biagi e BoccaOre 22.45: Finale femminile Wimbledon 2005: V.WILLIAMS-DAVENPORTOre 00.30: I Signori del Tennis CLERICIOre 01.00: Finale Roma 2006: FEDERER-NADAL ...

Related posts

Leave a Comment

shares

By continuing to use the site, you agree to the use of cookies. more information

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi