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Taylor Fritz: “Djokovic non avrebbe comunque giocato a Miami”

Il tennista americano Taylor Fritz ha svelato i retroscena dietro i convulsi momenti che hanno preceduto la cancellazione del Miami Open. Aveva creato molto scalpore la fuga dagli Stati Uniti di Novak Djokovic prima ancora che il torneo fosse ufficialmente cancellato. So Djokovic is leaving US before any tournaments post IW are cancelled or postponed. What info am I missing? pic.twitter.com/p4sy3i6KUE— ダニエル太郎/Taro Daniel (@tarodaniel93) March 12, 2020 Il campione serbo si era imbarcato su un volo per l’Europa da Los Angeles, quando però non era stata ancora presa una decisione sullo svolgimento del Miami Open. Djokovic aveva comunque fatto in tempo a rilasciare una dichiarazione rivolta ai suoi colleghi. “Suggerisco a tutti i ragazzi che sono negli Stati Uniti di tornare in Europa nelle prossime 48 ore, o anche prima. Attualmente sono negli Stati Uniti ma prenderò un aereo oggi o domani. Onestamente non so cosa potrebbe accadere con queste circostanze (del coronavirus ndr). E non so se riusciremo a giocare Miami o qualsiasi altro torneo prima che finisca la pandemia del coronavirus”.I timori di Djokovic si sono subito materializzati. Poco dopo la sua partenza per l’Europa il Miami Open ha annunciato la sua cancellazione e l’ATP ha fermato il Tour per sei settimane. La sua decisione di lasciare l’America prima dell’annuncio ufficiale ha generato sospetto e reazioni nel mondo ATP, specialmente da parte di quei tennisti “minori” (come Taro Daniel nel tweet sopra) che pensavano di aver ricevuto meno informazioni rispetto ai top players riguardo le cancellazioni dei tornei. Taylor Fritz, in un’intervista per Tennis.com, si è schierato in difesa di Novak Djokovic facendo luce sulle circostanze della sua prematura partenza. “Novak è andato via prima che il sindacato dei giocatori decidesse cosa fare. Aveva deciso in ogni caso che non avrebbe giocato. Quindi prima ancora che decidessimo per lo stop di sei settimane, credo che avesse già deciso di non voler giocare”. ...

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