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Tessere-boom, il tennis sorpassa il volley

Periodo di buone nuove per il movimento tennistico italiano, e non solo oltre la… rete del professionismo. Nella settimana in cui Riccardo Bonadio, con la vittoria strappata al Cairo, ha portato a 500 i successi azzurri nei Futures da quando la categoria fu istituita nel 1998 e appresa la notizia che nell’entry list delle qualificazioni all’Australian Open saranno presenti ben venti atleti di casa nostra, è stato reso noto dal presidente del CONI Giovanni Malagò un dato di non poco conto: dando seguito a una tendenza al rialzo già evidente da alcuni anni, lo sport con racchetta e pallina ha compiuto un altro significativo balzo nella graduatoria dei tesserati alle federazioni sportive italiane: salito sul podio nell’anno-record 2016 scalzando la solidissima pallacanestro, il nostro sport ha guadagnato alla fine del 2017 la seconda posizione assoluta, scavalcando anche il volley. Una seconda piazza di prestigio alle spalle dell’inarrivabile calcio, è dunque questo il dato snocciolato dal capo dello sport italiano a margine della giunta nazionale di martedì 18 dicembre: alla fine dello scorso anno i tesserati erano quasi 373 mila, con un incremento rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente di oltre 42 mila unità (+11.5%). Raggiante, Malagò ha sottolineato l’espansione generale degli affiliati alle varie federazioni sportive, un totale di sei milioni e 500 mila persone rappresentanti oltre il 9,5% della popolazione italiana sopra i tre anni di età. Ovviamente prima tra le discipline individuali per praticanti, quella tennistica non è la sola cultura sportiva ad essere cresciuta nell’ultima annata oggetto di analisi: “I miglioramenti numerici più incoraggianti – ha sottolineato Malagò – vengono da tennis, badminton, atletica e ginnastica“. Quando la base cresce, per la scena professionistica non si tratta mai di una cattiva notizia. ...

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Periodo di buone nuove per il movimento tennistico italiano, e non solo oltre la… rete del professionismo. Nella settimana in cui Riccardo Bonadio, con la vittoria strappata al Cairo, ha portato a 500 i successi azzurri nei Futures da quando la categoria fu istituita nel 1998 e appresa la notizia che nell’entry list delle qualificazioni all’Australian Open saranno presenti ben venti atleti di casa nostra, è stato reso noto dal presidente del CONI Giovanni Malagò un dato di non poco conto: dando seguito a una tendenza al rialzo già evidente da alcuni anni, lo sport con racchetta e pallina ha compiuto un altro significativo balzo nella graduatoria dei tesserati alle federazioni sportive italiane: salito sul podio nell’anno-record 2016 scalzando la solidissima pallacanestro, il nostro sport ha guadagnato alla fine del 2017 la seconda posizione assoluta, scavalcando anche il volley. Una seconda piazza di prestigio alle spalle dell’inarrivabile calcio, è dunque questo il dato snocciolato dal capo dello sport italiano a margine della giunta nazionale di martedì 18 dicembre: alla fine dello scorso anno i tesserati erano quasi 373 mila, con un incremento rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente di oltre 42 mila unità (+11.5%). Raggiante, Malagò ha sottolineato l’espansione generale degli affiliati alle varie federazioni sportive, un totale di sei milioni e 500 mila persone rappresentanti oltre il 9,5% della popolazione italiana sopra i tre anni di età. Ovviamente prima tra le discipline individuali per praticanti, quella tennistica non è la sola cultura sportiva ad essere cresciuta nell’ultima annata oggetto di analisi: “I miglioramenti numerici più incoraggianti – ha sottolineato Malagò – vengono da tennis, badminton, atletica e ginnastica“. Quando la base cresce, per la scena professionistica non si tratta mai di una cattiva notizia. ...

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