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Thiem-Muster, è già finita dopo due settimane

La collaborazione fra i due più grandi del tennis austriaco del passato e del presente, Thomas Muster e Dominic Thiem, fissata per tutti i grandi tornei durante la ATP Cup (e soprattutto per scalare Monte Rafa a Parigi, verrebbe da dire) si è conclusa con un benservito piuttosto laconico da parte del N.5 ATP, riducendosi all’equivalente tennistico di un matrimonio delle Kardashian. “Ci eravamo subito detti che saremmo stati onesti se qualcosa non avesse funzionato. Semplicemente non ha funzionato. È solo una questione professionale, dal punto di vista personale andiamo d’accordo”, è stato il commento del Dominator dopo il match di terzo turno vinto contro Taylor Fritz, a cui seguirà un interessante ottavo con Monfils.Sembrava tutto perfetto: la più alta entità spirituale del tennis austriaco, Thomas Muster, il mancino capace di vincere il Roland Garros nel 1995 più altri 39 tornei su terra nel corso della carriera, si era seduto sulla panchina del suo epigono, che contro di lui, ormai 44enne, aveva ottenuto la sua prima vittoria ATP a Vienna, nel 2011. Evidentemente, però, la dinastia aveva più senso sulla carta che nella realtà, e Thiem continuerà a lavorare esclusivamente con Nicolas Massù, che gli ha accorciato i backswing da entrambi i lati e l’ha trasformato in un giocatore capace di incidere anche sul cemento, come dimostrato dalle vittorie di Indian Wells, Pechino, e Vienna, oltre che dalla finale persa alle ATP Finals contro Tsitsipas. ...

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