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Tsonga e Medvedev avanzano ai quarti a Rotterdam

L’ormai ritrovato Jo-Wilfried Tsonga affronta il n. 211 Tallon Griekspoor che l’altro giorno ha vinto il suo incontro annuale a livello ATP. Dovrebbe essere una formalità, eppure il ventiduenne di Haarlem (con due A) si affida al servizio e ce la mette tutta per dare filo da torcere al francese che riesce a procurarsi le prime palle break solo al dodicesimo gioco: tre ottime risposte gli valgono il 15-40, ma con una tranquillità inaspettata l’olandese ricorre al dritto per annullarle. Un pessimo inizio di tie-break non permette però a Tallon di approfittare di un paio di sbavature di Tsonga che tira un sospiro di sollievo. I due non sono lì per palleggiare o tessere chissà quali trame e gli scambi continuano a scorrere via veloci e piacevoli, almeno fino a quando Jo si procura l’opportunità del 4-1 pesante con un passante in corsa con il rovescio a una mano; già frustrato per il break subito al terzo gioco, Griekspoor torna nei panni del frequentatore di challenger e il match finisce pochi minuti dopo. Saldo vincenti-gratuiti decisamente positivo per Tsonga che troverà Daniil Medvedev, il quale, grazie a una delle solide prestazioni a cui ci sta abituando e a un Fernando Verdasco non proprio in giornata, eguaglia il risultato dello scorso anno (perse da Seppi) confermando l’ottimo periodo. Subito in vantaggio di due break con l’avversario non pervenuto, Medvedev si concede qualche variazione e rischia di farsi riprendere, ma Nando sbaglia davvero troppo e, pur con poche prime in campo, il russo torna alla concretezza e fa suo il set in poco più di mezz’ora. Punteggio in equilibrio nel secondo parziale e qualche bello scambio a guadagnare applausi, anche se una certa pigrizia nella ricerca della palla tiene alto il numero dei gratuiti spagnoli. Senza fortuna, Verdasco passa un paio di cambi campo alla ricerca di qualcosa nel suo borsone – forse il motivo per cui il suo dritto resta dentro le righe con meno frequenza di quello “storto” di Medvedev. Il gioco più emozionante, quando Daniil si accinge a chiudere con la battuta a disposizione dopo aver accettato i generosi regali del madrileno nel game precedente, è anche l’ultimo e viene sigillato dal serve&volley. Alla fine, sono 42 non forzati per Nando, di cui 26 con il dritto che è stato vincente 11 volte. Dopo il disastroso avvio di stagione (cinque giochi vinti contro Millman la sua miglior prestazione), Damir Dzumhur ritrova fiducia in terra olandese nelle sue condizioni preferite (il non velocissimo indoor) e piazza la seconda vittoria dopo quella al primo turno contro Stefanos Tsitsipas. A fare le spese del gioco spesso poco ortodosso del bosniaco è Mikhail Kukushkin, che un paio di settimane fa in Coppa Davis si è fatto come sempre valere sul greenset di Astana. Dopo due parziali tirati, Dzumhur può confermare il campo per venerdì già prenotato da quel Monfils che a Melbourne gli ha rifilato anche un paio di bagel. Risultati: D. Dzumhur b. M. Kukushkin 6-4 7-6(3) [5] D. Medvedev b. F. Verdasco 6-2 7-5 [PR] J-W. Tsonga b. [WC] T. Griekspoor 7-6(5) 6-1 [1] K. Nishikori vs [LL] E. Gulbis M. Fucsovics vs [9] N. Basilashvili Il tabellone completo ...

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