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Un trono per cinque (Bertolucci). Vavassori: “Che bellezza il Foro Italico…non vedo l’ora” (Nizegorodcew). Roma vale il record, avrà al via 40 italiani (Innocenti). Carlos per Nadal, Struff per la storia (Strocchi)-

Un trono per cinque (Paolo Bertolucci, La Gazzetta dello Sport) Fino all’edizione del 2020 la griglia di partenza dei grandi tornei vedeva nelle prime due file i nomi dei soliti noti e quei posti erano appannaggio di Novak Djokovic, Roger Federer, Rafael Nadal e in minore misura di Andy Murray. Potevi modificare leggermente le posizioni solo in base alla superficie e molto raramente allo stato di forma. Oggi con le gerarchie ancora in fase di definizione, giocatori alle prese con lunghi e complicati infortuni e giovani che, com’è naturale che sia, difettano di continuità sono veramente poche le certezze offerte dal tennisti. Djokovic e Alcaraz. Al temine della prima parte della campagna sul rosso europeo la mia personale lista di favoriti vede la prima fila occupata di forza da Nole Djokovic e Carlos Alcaraz. Il campione serbo ha dimostrato in carriera di essere in grado di vincere ovunque e di poter puntare sempre più in alto grazie alla completezza tecnica, ai muscoli di gomma e alla maniacale ricerca della perfezione. […]. Al suo fianco non può che trovarsi lo spagnolo Carlos Alcaraz, il giovane destinato a prendere l’eredità dei grandissimi. Completo dal punto di vista tecnico, prestante fisicamente, maturo, nonostante l’età, nella gestione della partita e forte sotto l’aspetto mentale Carlos appare pronto a prendere in mano le redini del tennis mondiale. Gli esempi e i valori positivi ereditati dal campioni spagnoli del passato lo hanno forgiato e la guida di un coach di valore come Ferrero formano la naturale benzina per il successo. Tsitsipas e Medvedev Nella seconda fila, seppur a debita distanza inserirei Stefanos Tsitsipas e Daniil Medvedev Il primo sembra essersi arenato e continua a dare segnali contraddittori sul suo livello di rendimento. Pur riconoscendogli significativi successi sui rosso, ottenuti negli anni passati, non sono capace di scorgere nel suo gioco attuale gli importanti progressi necessari per portare l’assalto al vertice mondiale. La fase involutiva colpisce in particolare il rovescio che solo in poche occasioni offre certezze di continuità e di profondità per tenere a freno le velleità dell’avversario. Medvedev resta una dei giocatori più indecifrabili, caratterialmente e anche sotto l’aspetto tecnico del circuito, ma anche quello che, se in giornata, può zittire chiunque. Per il russo sarà importante evitare, se possibile, la sessione di gioco serale, per non essere costretto a domare l’umidità del Foro che rallenta, il campo e appesantisce la palla. Sinner Sarebbe interessante verificare in presa diretta la forbice che ancora separa Il nostro Jannik Sinner con la vetta. Ho condiviso in toto la scelta di saltare Madrid per poter usufruire del giusto lasso di tempo per effettuare un richiamo fisico in vista della doppia prova slam che lo attende. Potrebbe accusare qualche impaccio nelle prime fasi ma credo che con il proseguire delle partite dovrebbe ritrovare smalto e fluidità nei movimenti. I progressi tecnici sono continui , ben visibili e facilmente pronosticabili ma la strada da percorrere diventerebbe più agevole se al lavoro quotidiano si afflancasse un successo importante e prestigioso.  Vavassori: “Che bellezza il Foro Italico,…non vedo l’ora” (Alessandro Nizegorodcew, Il Corriere dello Sport) «La settimana di Madrid è nata da un segno del destino. Inizialmente non mi ero nemmeno iscritto al torneo». Andrea Vavassori, numero 164 ATP (ma sarà intorno al nr 45 da lunedì), racconta così l’exploit nel Masters 1000 spagnolo: qualificazioni superate, vittoria su Andy Murray nel tabellone principale e sconfitta, giocando un gran tennis, contro il n3 al mondo Daniil Medvedev. «È stato Riccardo Bonadio a convincermi. Eravamo a Marrakech e eri ha detto: “dai, iscriviamoci a Madrid, se entriamo andiamo a giocarlo insieme”. È stata una settimana bellissima che non dimenticherò mai. E adesso le qualificazioni di Roma, Foro Italico, il torneo dei sogni». […] Andrea è nato a Torino il 5 maggio 1995 ma è cresciuto a Tetti Neirotti, dove il nonno paterno costruì un campo in asfalto accanto alla casa in campagna di famiglia. Lì è nata l’avventura di Andrea e del suo papa-allenatore Davide. Su quel campo, ricco di crepe, hanno cominciato a sognare insieme. Domani, 28 anni dopo, prenderà parte alle qualificazioni degli Internazionali BNL d’italica. Lei giocò 7 anni fa iI tabellone cadetto al Foro Italico passando dalle prequalificazioni. «Ho tanti bellissimi ricordi. Di Foro Italico ce n’è uno soltanto nel mondo; il nuovo `sito inoltre è stupendo. ll pubblico è straordinario e non vedo l’ora di scendere in campo». Quest’anno parteciperà grazie alla sua classifica. «È un motivo d’orgoglio, ne sono felicissimo». Che emozioni ha vissuto sul centrale di Madrid contro Murray e Medvedev? «Non avevo mai giocato in uno stadio cosi grande (12500 posti; ndc) e il giorno prima del match contro Murray sono andato a vedere Il campo. Volevo sapere come avrei reagito a una situazione totalmente nuova. Sono soddisfatto dell’approccio mentale. A Madrid si gioca in altura, la palla salta parecchio come piace a me. Sapevo di poter far male ai miei avversari con dritto e al ‘serve and volley’. Così è stato». Due partite molto diverse. «Tatticamente due match differenti: Medvedev, in particolare, ha dimostrato di essere un campione cambiando posizione in risposta nei momenti foali. II suo livello di scaltrezza e acume tattico è impressionante». Ma non si era dedicato al doppio? «Il mio obiettivo e raggiungere il massimo potenziale in entrambe le discipline. Tanti mi dicono: hai perso tempo col doppio’, mentre io sono del parere opposto: giocare il doppio fa migliorare tecnicamente, nel gioco di volo e di gestire sempre i momenti importanti: in singolare non esistono i `killer point’ (punto decisivo sul 40-40; ndc) e i super tiebreak. Senza questa disciplina non avrei raggiunto tali risultati in singolare, non vengo da una famiglia ricca e il doppio mi ha permesso di sovvenzionarela mia carriera». Cartlnuerà a dare la stessa importanza a singolo e doppio (è n.47di categoria)? «Si, senza dubbio, magari dando priorità al singolo in alcune settimane». Che rapporto ha con suo papà-coach? «È un rapporto speciale, di vera amicizia. A volte ci scontriamo, come è normale, ma è bellissimo girare insieme a lui. Stiamo trovando la quadra anche su come comunicare in campo. Lui parla tanto e io invece ho bisogno di poche indicazioni durante i match. Ma stiamo arrivando al giusto equilibrio». Buon Foro Italico. «Grazie, non vedo l’ora di giocare. Auguro un grande torneo ai 40 tennisti italiani».  Roma vale il record, avrà al via 40 italiani (Edoardo Innocenti, Il Corriere dello Sport) Record. Gli Internazionali BNL d1talia avranno al via ben 40 tennisti italiani. Mai così tanti nella gloriosa storia del torneo del Foro Italico. […] Dalla brillantezza di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti all’entusiasmo di Matteo Amaldi, Giulio Zeppieri e Luca Nardi, passando per i più esperti Fabio Fognini e Marco Cecchinato, e i solidissimi Lorenzo Sonego e Francesco Passaro. Nove azzurri giocheranno il tabellone principale del Masters 1000, mentre in qualificazioni saranno 12 tra i quali l’estroso Andrea Vavassori e l’idolo di casa Flavio Cobolli, che proprio ieri tra un allenamento e l’altro ha soffiato su 21 candeline. Per quanto riguarda il torneo femminile Martina Trevisan guida la folta pattuglia che potrà contare, tra le altre, su Camila Giorgi, Elisabetta Cocciaretto, Jasmine Paolini e Lucia Bronzetti, oltre alle giovani Diletta Cherubini, Matilde Paoletti e Lisa Pigato. Nel main draw del WTA 1000 ne avremo 13, in qualificazioni 6. I tabelIoni principali, che per la prima volta saranno composti da 96 atleti (da 48, invece, le qualificazioni), saranno così sorteggiati: il femminile oggi alle 19 al Parco di Colle Oppio, il maschile domani alle 18.30 sulla Scalinata di Trinità dei Monti. MADRID. Attese a Roma anche le protagoniste della finale del WTA 1000 di Madrid: la bielorussa Aryna Sabalenka (numero 2 del mondo) ha trionfato in Spagna battendo nel match per il titolo la numero 1 del ranking, la polacca Iga Swiatek. 6-3 3-6 6-3 il punteggio di una partita avvincente e spettacolare sino all’ultimo. A contendersi il titolo maschile oggi (ore 18.30) saranno invece il padrone di casa spagnolo Carlos Alcaraz, attualmente in seconda posizione nella classifica ATP e la clamorosa rivelazione del tabellone, Jan-Lennard Struff. Il tedesco era stato eliminato all’ultimo turno di qualificazioni dal russo Aslan Karatsev: ripescato come lucky loser il trentatreenne nato a Warstein si è poi reso protagonista di una incredibile cavalcata (che, ironia della sorte, lo ha visto anche battere lo stesso Karatsev in semifinale in tre set) che si concluderà con la sfida al grande favorito del torneo della capitale iberica. Carlos per Nadal, Struff per la storia (Gianluca Strocchi, Tuttosport) ...

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