You are here

Un’altra vita

Una campionessa da 5 Slam, un’icona di bellezza, un brand di successo. Maria Sharapova comincia la sua seconda vita raccontando in una lunga lettera i motivi della fine di un meraviglioso viaggio. “Come fai a lasciarti alle spalle l’unica vita che tu abbia mai conosciuto?”. La domanda la pone Maria Sharapova ed è attualissima, nel mondo e nell’Italia ai tempi del coronavirus. Maria, la sua risposta l’ha trovata: “Ti chiedo scusa, tennis, ma ti dico addio”. In questa frase elegante e teatrale scritta il 26 febbraio 2020, Miss Sharapova ha messo fine a un qualcosa che è stato più di una carriera. È stato un viaggio durato quasi vent’anni, fatto di trionfi, di cadute dolorose e necessità di chiarimenti, di bellezza, di amori, di affari e di tanto altro. Un viaggio impossibile da riassumere con poche parole, ma che la siberiana ha deciso di condensare in una lettera, non a caso indirizzata a Vanity Fair e Vogue, icone della moda a ogni latitudine. WIMBLEDON A 17 ANNI “Il tennis mi ha permesso di conoscere il mondo e di capire come sono fatta. Mi sono messa alla prova e mi sono vista crescere. E qualunque cosa sceglierò per il prossimo capitolo della mia vita, continuerò a scalare la montagna. Continuerò a imparare. Continuerò a crescere”. Un bel condensato di emozioni descritte con intelligenza, come con intelligenza Maria aveva condotto la sua vita sportiva. Dalla Russia all’America, arrivando da Bollettieri per formarsi, per riuscire a diventare quella campionessa capace di vincere Wimbledon a 17 anni. Nel suo abito bianco e nei suoi capelli biondi, col telefonino in mano a voler interagire coi suoi affetti più cari nel momento più felice della sua vita. Di Slam ne sarebbero arrivati altri 4, due persino a Parigi, su una superficie, la terra, che non era nemmeno sicura di poter capire. LE SOFFERENZE DEL FISICO Maria Sharapova è stata la bellezza da copertina capace di lottare, di faticare e di vincere, laddove altre bellissime (Kournikova, ma non solo) si erano fermate all’impatto con la popolarità e le sue distrazioni. Per questo Maria è diventata in breve tempo un esempio: non solo sportiva professionista, ma soprattutto sportiva professionista. Anche se poi, negli anni, si sarebbe reinventata imprenditrice di se stessa, dalle ‘Sugarpova’ agli altri business affrontati sempre col piglio deciso che si vedeva in campo. Si ritira a 32 anni, Masha, che oggi non sono tantissimi, ma diventano troppi se guardiamo ai problemi fisici: il vero motivo del suo addio. UN DONO PER IL TENNIS Ha dovuto in qualche modo lottare col proprio corpo, la russa, cercare di curarlo e di coccolarlo per fare in modo che non si ribellasse. Lo ha fatto fino a ieri, mentre stava maturando la decisione che ha messo fine alla sua prima vita. Una vita che ha portato benefici a tutto il movimento del tennis in rosa. “Maria – dice il Chairman e CEO della Wta Steve Simon – è stata una campionessa straordinaria e ha avvicinato migliaia di nuovi fan al circuito”. Con Martina Navratilova che conferma e le suggerisce di pensare al futuro, aggiungendo l’hashtag ‘acttwo’, atto secondo. L’AVVENTURA DA PIATTI Negli ultimi mesi, nella vita di Miss Sharapova era entrata in maniera decisa l’Italia, sotto forma della collaborazione con Riccardo Piatti e con la sua Academy di Bordighera. Un ‘autoinvito’, come lo ha definito lei stessa, che si era trasformato in una bella storia, un tentativo di andare oltre i problemi fisici provandoci ancora. “Mi mancheranno gli allenamenti con te e anche le chiacchierate attorno a un tavolo – ha postato il coach comasco via social – ma sono sicuro che le nostre vite si incroceranno di nuovo”. Chi l’ha potuta conoscere da vicino in questi mesi, per esempio il nostro progetto di campione che risponde al nome di Jannik Sinner, parla di una professionista impeccabile, alla faccia di tutte le difficoltà e di quel momento del ritiro che si stava avvicinando. Sharapova resterà un brand vivo a lungo. Nel tennis, resterà un momento di unione tra bellezza e risultato come mai prima di lei. L'articolo Un’altra vita proviene da WeAreTennis. ...

Related posts

Leave a Comment

shares

By continuing to use the site, you agree to the use of cookies. more information

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi