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United Cup: USA-Polonia 3-0. Fritz batte Hurkacz e chiude subito la semifinale. Per loro in finale Grecia o Italia-

T. Fritz [USA] b. H. Hurkacz 7-6(5) 7-6(5) C’è stato bisogno di un solo singolare per decidere il nome della prima finalista della United Cup 2023. Dopo aver concluso la prima giornata in vantaggio per 2-0, gli Stati Uniti hanno chiuso la questione con il primo singolare di sabato, quello che vedeva opposto i n. 1 maschili Taylor Fritz e Hubert Hurkacz. In due set tiratissimi Fritz ha portato a casa la partita approfittando degli errori del suo avversario nei momenti più importanti del match, smarritosi nelle suoi propri tentativi di variazione proprio quando maggiormente contava. Ora la compagine statunitense arriva alla finale nelle condizioni migliori possibili: hanno dovuto utilizzare la minore quantità possibile di energie fisiche e nervose, hanno diverse ore di riposo in più rispetto agli avversari, e sono l’unica squadra a non aver dovuto effettuare spostamenti durante il torneo, godendo di una giornata di riposo mercoledì. Oltre a questo sono anche la squadra oggettivamente più forte, dal momento che sono più equilibrate di Grecia e Italia: la Grecia non è competitiva con i numeri 2, mentre le ragazze italiane sono nettamente meno quotate delle ragazze a stelle e strisce. IL MATCH – Primo set incatenato alla regola del servizio, con pochissimi spiragli concessi ai ribattitori per poter muovere il punteggio. Come ci si poteva aspettare era Hurkacz a variare maggiormente traiettorie e colpi, ma spesso e volentieri pativa la maggiore spinta da fondocampo di Fritz. Il suo tentativo di disturbare l’azione dello statunitense lavorando sulla profondità per ricacciare dietro la riga di fondo il buon Taylor dava risultati alterni e alla fine era sempre la battuta a costituire l’ancora del suo gioco. Proprio con la battuta si salvava dalle prime due palle break del match sul 4-4, cancellate con due servizi esterni esemplari. Nel game seguente era il suo turno di avere due chance per ottenere il break, che erano anche set point, ma se ne andavano con due errori da fondo. Si giungeva quindi al tie-break, non prima di un colpo da circo tentato da Hurkacz e mancato di 40 centimetri. Anche nel “jeu decisif” (come dicono i francesi) si riusciva ad evadere dalla regola del servizio: dopo i primi 11 punti era Fritz ad arrivare al primo set point, che riusciva a convertire subito mettendo a segno una splendida accelerazione di rovescio incrociata dopo uno scambio prolungato. Come se nulla fosse successo, “Messere Servizio” tornava a fare il bello e il cattivo tempo anche nel secondo set: undici punti vinti dal ribattitore nei primi 10 giochi, di vantaggi nemmeno l’ombra, ma parecchia differenza nello stato d’animo dei due protagonisti. Da un lato Fritz continuava con il proprio gioco in pilota automatico, mentre Hurkacz provava a trovare soluzioni e traiettorie diverse ma finiva per incorrere in errori banali che lo facevano andare su tutte le furie, scagliando racchette e palline da tutte le parti. Sul 5-5 due gratuiti di Fritz più un bel rovescio lungolinea vincente davano a Hurkacz il 15-40 per provare ad allungare il match al terzo, ma prima un ace e poi una volée di diritto tremebonda dopo uno smash altrettanto incerto allontanavano il pericolo, andando ad aumentare il cruccio del polacco. Arrivava così un altro tie-break, nel quale questa volta Hurkacz consegnava il primo minibreak al secondo punto con un diritto di palleggio alle ortiche. Rimediava però poco dopo andando a rete a prendersi il contro-mini-break dopo uno scambio da 20 colpi, ma era sempre lui a fare e disfare a piacimento. Sul 4-4 il polacco andava avanti di un minibreak con un paio di delizie a rete, poi però sciupava tutto quanto con due inopinati gratuiti da fondocampo che davano il via libera finale a Fritz, lesto a portare la sua squadra in finale. ...

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