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US Open, Gauff: “Stavolta mi sento pronta per vincere”-

Sotto il cielo di un’estate americana. Dopo la batosta di Wimbledon (sconfitta al primo turno con Kenin) Coco Gauff ha cominciato a vincere e non si è più fermata. Washington, Cincinnati, e adesso la finale dello US Open, conquistata dopo due tesissimi set con Muchova. Raggiunge così la seconda finale slam della carriera, dopo quella persa a Parigi nel 2022 contro Swiatek. Nel corso della conferenza stampa Gauff ha anche espresso la sua opinione sul cambiamento climatico, il grande tema alla base della protesta che ha portato alla sospensione della partita all’inizio del secondo set. Domanda: “Partiamo dalla sospensione. Alla fine ci sono stati cinquanta minuti di pausa, ma ovviamente inizialmente non avevi idea del motivo della sospensione o di quanto sarebbe potuta durare. Quanto è stata complicata da affrontare?” Gauff: “Sì non è stato facile, perché non si trattava di una normale sospensione, non sapevamo esattamente quanto sarebbe durata. Parlavamo col supervisor e con gli addetti alla security, non avevano certezze, ci dicevano che la situazione si sarebbe. potuta risolvere in cinque minuti così come in un’ora. Non sapevamo quale fosse la cosa giusta da fare, se muoverci un po’ per tenerci ‘calde’, per essere subito pronte a ricominciare, oppure se fermarci e risparmiare energie. Dopo dieci minuti negli spogliatoi ho deciso di cambiarmi e di mangiare una barretta. Però in fin dei conti sono cose che possono succedere, ho solo cercato di rimanere concentrata, in quel momento ero già in vantaggio di un set”. Domanda: “Recentemente hai parlato della finale al Roland Garros dello scorso anno. Hai detto che non ti sentivi completamente pronta e che non credevi fino in fondo in te stessa. Adesso giocherai la tua seconda finale slam. Cos’è cambiato da quel giorno?” Gauff: “Quel torneo fu una grande sorpresa per me. Non mi aspettavo assolutamente di arrivare in finale. Inoltre in quel momento la mia avversaria sembrava praticamente imbattibile (Iga Swiatek, ndr), era nel pieno di una striscia infinita di vittorie. Tutti si aspettavano grandi cose da me, avevo tanta pressione, ma allo stesso tempo non avevo la sensazione di potercela fare. Stavolta è completamente diverso. Ho cercato di concentrarmi di più su me stessa- sento di avere raggiunto la maturità per farlo- su quello che posso davvero dare, e non su quello che si aspettano gli altri da me. Cercando di stare alla larga dai social media e dalle opinioni degli altri, di tutti quelli che vogliono spiegarmi cosa posso o non posso fare. Qualsiasi cosa accadrà sabato, sono davvero orgogliosa del mio torneo”. Domanda: “La disobbedienza civile ha un ruolo fondamentale in questo Paese, così come le battaglie per i diritti civili e la giustizia ambientale. La protesta di stasera riguardava appunto l’ingiustizia ambientale e il cambiamento climatico. Come hai vissuto una situazione del genere nel pieno di una semifinale dello US Open?” Gauff: “Credo che nel corso della storia momenti come questi siano decisivi. Ovviamente credo nel cambiamento climatico. Non ho capito esattamente il motivo specifico della protesta ma so che riguardava l’ambiente e appunto il cambiamento climatico. Dobbiamo fare tutti qualcosa di più, so che i vari tornei stanno prendendo degli impegni sotto quel punto di vista. Chiaramente non sto qui a dirvi bugie, avrei preferito che la protesta avvenisse nel corso di qualsiasi altra partita, e non durante la mia semifinale. Ma sapevamo che prima o poi anche qui ci sarebbe stata una qualche forma di protesta, era successo al Roland Garros, era successo a Wimbledon… Ripeto, avrei preferito non accadesse durante una mia partita, oltretutto in un momento della partita in cui ero in vantaggio, ma non mi sono arrabbiata con gli attivisti, probabilmente la maggior parte del pubblico sì, perché la protesta ha interrotto uno spettacolo, ma io no. Non posso avercela con delle persone che vogliono semplicemente far sentire la loro voce”. Domanda: “Dopo Wimbledon avevi dichiarato di aver bisogno di lavorare ancora tanto, che sarebbe stato un processo lungo. Le cose sono successe più in fretta del previsto?” Gauff: “Sì, decisamente. Non avrei mai pensato di ottenere buoni risultati in questa stagione estiva sul cemento. All’epoca il mio pensiero era quasi più rivolto sulla pausa invernale e in particolare sulla prossima stagione. Sicuramente ho ancora tanto da fare, tante cose da migliorare, ma sono veramente orgogliosa di quello che sono riuscita a fare in queste settimane”. Domanda: “Stasera in tribuna c’era Naomi Osaka, e abbiamo pensato tutti a quel vostro match del 2019, anche se sembra passata un’eternità. Se potessi tornare indietro a quella sera, cosa diresti a te stessa?” Gauff: “Di non mettermi troppa pressione addosso e di godermela di più. Lei era la campionessa in carica eppure tutti mi davano per favorita, una cosa assurda, i social media erano impazziti. Non mi ero per niente assaporata il momento, l’atmosfera. Sicuramente adesso riesco a godermi molto di più i momenti in campo”. Jacopo Gadarco ...

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