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US Open: Ram/Salisbury nella storia, terzo titolo consecutivo a New York-

[3] R. Ram/J. Salisbury b. [6] R. Bopanna/M. Ebden 2-6 6-3 6-4 Ce l’hanno fatta, i primi in assoluto nella storia di questo sport. Pochi avrebbero scommesso qualche soldo sulla possibile vittoria del duo formato dall’americano Rajeev Ram e dall’inglese Joe Salisbury. Non tanto per la poca qualità dei due – l’anno scorso hanno vinto le Finals a Torino e in questi anni si sono messi in tasca tre Slam -, quanto piuttosto del loro periodo di forma da inizio stagione. Infatti, i due hanno conquistato solamente un titolo nel 2023, a Lione, e si sono spinti in un’unica altra finale (a Toronto, sconfitti da Arévalo/Rojer). Per il resto, tanta acqua sotto i ponti. Ed eccoci qua allo US Open, con non molti risultati alle spalle negli ultimi mesi ma tanta voglia di ripetersi. E ce l’hanno fatta per la terza volta consecutiva, i primi nella storia a riuscirci. Con questo risultato la coppia formata da Ram e Salisbury scala vertiginosamente la race, dove i due guadagnano dieci posizioni e vanno a collocarsi al posto numero 6, quindi per ora dentro alle otto coppie che a novembre andranno a Torino a giocarsi le Finals. Per loro si parlerà ancora di difendere il titolo; allo US Open è da due edizioni che ci riescono brillantemente, a Torino si vedrà. La coppia angloamericana era partita con una vittoria a New-York ai danni degli azzurri Bolelli/Vavassori, poi ai quarti avevano sconfitto le quinte forze del seeding Gonzalez-Molteni, mentre in semifinale il duo arresosi era stato quello formato da Dodig e Krajicek, seconde tds in tabellone e vincitori del Roland Garros, di Montecarlo e dei 500 di Rotterdam e del Queen’s (tutti risultati di quest’anno). Ram e Salisbury si godono quindi il loro quarto titolo Slam, inaspettato ma meritatissimo. Menzione d’onore per il 43enne indiano Rohan Bopanna, veterano del circuito di doppio, che nel terzo set quando insieme a Ebden era sotto 2-4 e 0-15, ha sportivamente concesso il punto agli avversari dopo che il suo compagno l’aveva sfiorato nel braccio con il suo dritto vincente e l’arbitro non se n’era accorto. Ram ringrazia il tennista indiano nella cerimonia di premiazione e, insieme al suo compagno Salisbury, alza la coppa al cielo per la terza volta in tre anni. Gli unici. LA PARTITA: Nel primo set c’è poca storia, con la coppia Bopanna/Ebden che strappa il servizio agli avversari nel gioco d’apertura, nel settimo game, e concedendo una sola palla break (poi annullata) si porta subito in vantaggio 6-2 in appena trentadue minuti. Di un altro livello fino a quel momento: undici punti su undici con la prima di servizio, quattro punti soli persi in battuta, quindici vincenti, due soli errori. In sostanza il dominio, con la coppia Ram/Salisbury che faticava con la seconda di servizio, nelle palle break concesse e nel concludere i punti. Dal secondo parziale un’altra storia, ma non da subito. Infatti, i due (a seguito) campioni annullano una palla break nel terzo gioco, ma nel sesto si procurano loro le prime chance per strappare la battuta agli avversari. Non se lo fanno ripetere e mettono i giochi in parità. Un set pari. All’inizio della terza frazione Bopanna/Ebden annullano tre palle break consecutive in apertura, poi nel quarto game non ne sfruttano due loro. 2-2; qua il momento decisivo. La coppia angloamericana strappa il servizio al duo avversario e si porta, senza concedere chance per rientrare, alla vittoria del titolo dopo due ore e quattro minuti di tennis. I campioni sono loro, ancora. ...

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