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Varillas regala un titolo al Perù dopo 11 anni

Sulla terra rossa di Campinas, in Brasile, Juan Pablo Varillas ha vinto il suo primo titolo Challenger, rimontando in finale l’omonimo argentino Juan Pablo Ficovich (2-6 7-6 6-2). La vittoria ha un sapore ancora più dolce perché arriva nel giorno del compleanno di Varillas e perché riporta la bandiera peruviana in un albo d’oro a undici anni di distanza dal successo di Luis Horna a Lugano. “Prima della partita, ho parlato con il mio allenatore e mi sono ricordato che la prima volta che sono venuto in Brasile, stavo giocando le qualificazioni per un Challenger,” ha dichiarato Varillas. “Le partite furono molto difficili e non mi vedevo a giocare a questo livello. Quattro anni dopo, vincere un Challenger qui è il risultato del duro lavoro e della voglia di continuare a combattere anche quando le cose non vanno bene. Sono molto felice“. Questa vittoria permette a Varillas un balzo di 94 posizioni in classifica, dal numero 332 al numero 238. Varillas diventa così il quinto tennista peruviano a sollevare un trofeo Challenger dopo il già menzionato Horna (Zagabria 2002, Furth 2002, Weiden 2002, Siviglia 2003, Bermuda 2004, Lugano 2008, cui vanno aggiunti due titoli nel circuito maggiore a Acapulco 2006 e Vina del Mar 2007), Ivan Miranda (Salinas 2002 e 2008, Tunica Resorts 2008), José Luis Noriega (Cotia 1993) e Pablo Arraya (San Luis Potosi 1991). Varillas dunque iscrive il suo nome nella tradizione tennistica di una nazione, che, a dispetto di numeri non certo altisonanti, ha saputo togliersi le proprie soddisfazioni. Spicca la vittoria di Luis Horna contro Roger Federer al primo turno del Roland Garros 2003, ma soprattutto, andando un po’ indietro, il magico 1959 di Alex Olmedo. In quell’anno, Olmedo raggiunse la finale in tre tornei del Grande Slam, vincendo in Australia (in finale su Neale Fraser) e a Wimbledon (contro Rod Laver), ma subendo la vendetta di Fraser agli US Open. L’anno precedente il peruviano aveva giocato (e vinto) la Coppa Davis in rappresentanza degli Stati Uniti. Le regole glielo permettevano dal momento che risiedeva negli USA da cinque anni e che il Perù non aveva una squadra di Coppa Davis. In finale, vinse entrambi i singolari e il doppio, portando a casa tutti e tre i punti necessari a vincere l’insalatiera. Tuttavia Olmedo rifiutò sempre di prendere la cittadinanza americana, ribadendo sempre di essere fiero di essere cittadino del Perù. ...

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