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Verso Bercy: Nadal sì, Federer forse, Fognini sotto i ferri?

In assenza di un comunicato ufficiale, L’Equipe si sbilancia: Rafael Nadal sarà a Bercy per l’ultimo Masters 1000 stagionale, in programma dal 29 ottobre al 4 novembre. Il numero uno del mondo starebbe per sciogliere la riserva, dopo aver saltato il tour asiatico e la semifinale di Davis a causa del noto guaio al ginocchio destro. L’ultima apparizione del maiorchino risale alla semifinale degli US Open, in cui ha dovuto ritirarsi per il dolore cedendo il passo a del Potro. Nadal quindi tornerà in campo per difendere la vetta del ranking dall’assalto di Djokovic, oltre che per provare a infrangere il tabù di un torneo mai conquistato: un anno fa il ritiro prima dei quarti, a causa dei soliti problemi di logoramento, fu segnale premonitore della bandiera bianca alzata poi a Londra. Il finale di stagione questa volta è stato programmato diversamente, tra necessità e visione strategica. Il miglior risultato raggiunto sul cemento parigino resta per Nadal la finale persa, addirittura nel 2007, contro Nalbandian. E ROGER? – La conferma (ufficiosa) della presenza di Nadal risolve un primo enigma, ma resta aperta la pratica Federer. Un anno fa, solo dopo la finale di Basilea lo svizzero annunciò il suo forfait a Parigi, innescando la reazione non proprio gioiosa di Guy Forget da direttore del torneo. La dinamica si ripete: anche in questi giorni si attendono comunicazioni ufficiali, che però non sono ancora arrivate. Ogni giorno, da qui alla fine della settimana, potrebbe essere quello buono. Vincitore nel 2011, Federer manca a Bercy dal 2015 quando venne battuto agli ottavi da Isner. GLI ITALIANI – In un’intervista rilasciata a Tennis World Italia, dopo il ko con Fucsovics a Vienna, Fabio Fognini ha lanciato segnali allarmanti sulle condizioni della sua caviglia: “Sto valutando se operarla, anche se vorrei evitare in ogni modo. Da marzo avverto dolore, ho continuato a giocare grazie alle infiltrazioni e con l’aiuto di tape, ma questo mi ha obbligato spesso a interrompere gli allenamenti per un po’ prima di riprenderli. Probabilmente andrò a Parigi come sono andato a Stoccolma, cioè senza allenarmi“. La situazione resta da valutare e non sembrano in previsione forzature in proiezione londinese, come lo stesso numero uno azzurro lascia intendere guardando la classifica con buon senso: “Si è parlato di Masters, perché comunque ho giocato bene e me lo merito, ma ripeto che sicuramente non è nei miei pensieri“. La delegazione azzurra nel main draw sarebbe al momento composta da Fognini e Cecchinato, con Seppi destinato a partire dalle qualificazioni. La strada più lunga non sarà invece percorsa da Matteo Berrettini, che ha sostanzialmente deciso (stanchezza?) di chiudere la sua eccellente stagione con una settimana di anticipo. L’allievo di Vincenzo Santopadre ha perso gli ultimi due incontri disputati: nelle qualificazioni di Shanghai con Kukushin e al primo turno di Mosca con Rosol. Meglio fermarsi e pensare all’Australia. La entry list aggiornata ...

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In assenza di un comunicato ufficiale, L’Equipe si sbilancia: Rafael Nadal sarà a Bercy per l’ultimo Masters 1000 stagionale, in programma dal 29 ottobre al 4 novembre. Il numero uno del mondo starebbe per sciogliere la riserva, dopo aver saltato il tour asiatico e la semifinale di Davis a causa del noto guaio al ginocchio destro. L’ultima apparizione del maiorchino risale alla semifinale degli US Open, in cui ha dovuto ritirarsi per il dolore cedendo il passo a del Potro. Nadal quindi tornerà in campo per difendere la vetta del ranking dall’assalto di Djokovic, oltre che per provare a infrangere il tabù di un torneo mai conquistato: un anno fa il ritiro prima dei quarti, a causa dei soliti problemi di logoramento, fu segnale premonitore della bandiera bianca alzata poi a Londra. Il finale di stagione questa volta è stato programmato diversamente, tra necessità e visione strategica. Il miglior risultato raggiunto sul cemento parigino resta per Nadal la finale persa, addirittura nel 2007, contro Nalbandian. E ROGER? – La conferma (ufficiosa) della presenza di Nadal risolve un primo enigma, ma resta aperta la pratica Federer. Un anno fa, solo dopo la finale di Basilea lo svizzero annunciò il suo forfait a Parigi, innescando la reazione non proprio gioiosa di Guy Forget da direttore del torneo. La dinamica si ripete: anche in questi giorni si attendono comunicazioni ufficiali, che però non sono ancora arrivate. Ogni giorno, da qui alla fine della settimana, potrebbe essere quello buono. Vincitore nel 2011, Federer manca a Bercy dal 2015 quando venne battuto agli ottavi da Isner. GLI ITALIANI – In un’intervista rilasciata a Tennis World Italia, dopo il ko con Fucsovics a Vienna, Fabio Fognini ha lanciato segnali allarmanti sulle condizioni della sua caviglia: “Sto valutando se operarla, anche se vorrei evitare in ogni modo. Da marzo avverto dolore, ho continuato a giocare grazie alle infiltrazioni e con l’aiuto di tape, ma questo mi ha obbligato spesso a interrompere gli allenamenti per un po’ prima di riprenderli. Probabilmente andrò a Parigi come sono andato a Stoccolma, cioè senza allenarmi“. La situazione resta da valutare e non sembrano in previsione forzature in proiezione londinese, come lo stesso numero uno azzurro lascia intendere guardando la classifica con buon senso: “Si è parlato di Masters, perché comunque ho giocato bene e me lo merito, ma ripeto che sicuramente non è nei miei pensieri“. La delegazione azzurra nel main draw sarebbe al momento composta da Fognini e Cecchinato, con Seppi destinato a partire dalle qualificazioni. La strada più lunga non sarà invece percorsa da Matteo Berrettini, che ha sostanzialmente deciso (stanchezza?) di chiudere la sua eccellente stagione con una settimana di anticipo. L’allievo di Vincenzo Santopadre ha perso gli ultimi due incontri disputati: nelle qualificazioni di Shanghai con Kukushin e al primo turno di Mosca con Rosol. Meglio fermarsi e pensare all’Australia. La entry list aggiornata ...

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