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Viraltennis, Luca Bottazzi risponde alla domanda fondamentale: perché si gioca a tennis?

Vi aggiorniamo sulla pubblicazione dei nuovi contenuti sul canale YouTube ‘Viraltennis’ di Luca Bottazzi, commentatore, scrittore e studioso del tennis. Trovate qui la puntata precedente. Non è una boutade, sostiene Bottazzi, è anzi piuttosto il nocciolo della questione domandarsi la ragione per la quale si gioca a tennis. Antonio Scaino da Salò, in pieno rinascimento, è il primo autore a illustrare il regolamento della pallacorda, gioco antesignano del tennis. Nel 1555, Scaino scriveva come questa disciplina fosse da considerarsi il ‘gioco di eccellenza per intelletto e destrezza‘; molti anni dopo Bill Tilden avrebbe chiuso il cerchio, definendo la racchetta ‘un passaporto per ogni città‘. Ascoltiamolo dalla viva voce di Luca: UN PO’ DI STORIA DI ROMA – In quest’altro video, Luca Bottazzi raccoglie alcune pillole sulla storia degli Internazionali d’Italia, un torneo nato a Milano alla fine di aprile del 1930 (e a cui noi abbiamo dedicato una serie di sette articoli). Dalla prima vittoria di un italiano, quella di Emanuele Sartorio nel 1933, passando per lo spostamento del torneo a Roma due anni dopo – in quello che all’inizio si chiamava ‘Foro di Mussolini’ – e per la lunga pausa causata dalla guerra, durata dal 1936 al 1949. Fino ai campioni dei giorni nostri, quelli che lo hanno vinto più di chiunque altro (Nadal) e che l’avrebbero meritato ma non ci sono riusciti (Federer). Le puntate precedenti di ‘Viraltennis’ ...

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