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WILSON FA CLASH: ABBIAMO PROVATO IL PROTOTIPO

Provato il prototipo di un nuovo telaio. La grafica è provvisoria come i dati tecnici. Non è rigido anche se il profilo è consistente: trattiene la palla sulle corde. Bilanciata ‘indietro’, uscirà in versione definitiva il 15 febbraio di Mauro Simoncini Sul sito di Wilson la presentazione è in fase di pre-annuncio: #RacketRevolution recita l’hashtag ufficiale, “The Revolution is near” il titolone e c’è anche il countdown ufficiale. Mancano circa due mesi all’uscita di Clash, la nuova racchetta Wilson che non sostituisce o prosegue nessuna famiglia già esistente, ma si propone come novità assoluta. Ci sono già sei eloquenti FAQ nella pagina di presentazione che dicono molto ma non tutto: nome Clash, due modelli, data di uscita 15 febbraio 2019, nuovissimo telaio (non evoluzione di modelli Wilson già esistenti), design provvisorio, specifiche da rivelare l’1 febbraio ma davvero rivoluzionarie. Un numero limitato di esemplari prototipo in circolazione. Ne siamo venuti in possesso... Le novità di Clash - Le sensazioni di gioco prodotte da questa rivoluzionaria Clash sono molto particolari. Partiamo dalle certezze: è una racchetta profilata (spessore consistente e praticamente costante), con schema corde “classicamente moderno” con 16 verticali e 19 orizzontali distribuite su un ovale che assomiglia molto a quello stradiffuso da 100 pollici quadrati. Quello che c’è di nuovo e quindi probabilmente legato alle caratteristiche ancora non rivelate - o rivelabili - è di sicuro l’elasticità/flessibilità del telaio. La tendenza moderna di un telaio profilato, sicuro e stabile, dunque piuttosto rigido (intorno ai 65-70 punti Ra, per tradurre in pratica il concetto di facilità di gioco) sembra essere stata accantonata. Clash è flessibile e lo si sente giocando, ma anche facendola oscillare nell’aria (per le mani più educate). Associata a questa sensazione, c’è anche un’incognita di peso, nel senso che la racchetta pare davvero molto leggera; ma il probabilissimo ‘inganno’ sta nel bilanciamento, molto spostato ‘all’indietro’ rispetto alle attuali racchette 300x100 (quasi verso il manico).In quest’ultima coppia di caratteristiche (rigidità bassa e bilanciamento indietro), applicata a una racchetta moderna dal profilo consistente, è racchiuso tutto quanto di rivoluzionario porta con sé la Clash. Il campo - In campo, da subito, ci si accorge che, con quell’equilibrio nella distribuzione dei pesi nel telaio, la maneggevolezza è un fiore all’occhiello. La racchetta si muove benissimo nell’aria, molto comodamente. I benefici più evidenti si sentono nel gioco di volo, sicuro e facile anche per chi non è un abile volleatore. Più in generale si trova a suo agio chi esegue anche i colpi da fondo con swing corti e compatti, magari con prese non estreme, e gioca soprattutto ‘piatto’ o usa spesso il ‘back’. Insomma, un giocatore dallo stile classico che riesce a cavarsela anche con un attrezzo moderno, evoluto, con profilo marcato. Si può inoltre apprezzare quella piacevole sensazione di contatto prolungato tra piatto e pallina, tipica delle racchette di qualche tempo fa, quelle elastiche ai massimi livelli. La pallina ‘sta’ sulle corde: ne traggono giovamento sensibilità e precisione. L’ultima frase della pagina Clash del sito Wilson sembra molto azzeccata: “Clash è un’esperienza tutta nuova”. Promette di far scordare il passato e le premesse sono davvero interessanti. Non resta che attendere febbraio per la versione definitiva. ...

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