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Wimbledon, Seppi vince e scherza: “Nadal? Non gli hanno mica dato la n.15”

da Londra, i nostri inviati Luca Baldissera e Antonio Garofalo SEPPI SUONA LA CARICA – Non è la miglior stagione della carriera di Seppi, ma il ragazzo di Caldaro non smette di dimostrare che su di lui c’è sempre modo di contare. Supera al primo turno il cileno Jarry (6-3 6-7 6-1 6-2) e si guadagna una sfida non proibitiva contro Guido Pella.LA PARTITA – Un solo precedente tra Andreas Seppi e Nicolas Jarry (vinto dal cileno l’anno scorso a Winston Salem, sul cemento). Buon primo set per Andreas, che serve solido, e sembra più a suo agio sull’erba rispetto all’avversario. Jarry tira forte, ma le palle filanti di Seppi sono molto più adatte a questi campi. Nel sesto game, Nicolas combina la frittata: due doppi falli nel game, una bella palla corta dell’azzurro, ed è break, che si traduce poco dopo nel 6-3 per Andreas. Anche nel primo game del secondo set Seppi ha subito due palle break per staccarsi, ma è bravo Jarry ad annullarle servendo di potenza. L’italiano è sopra al 90% di realizzazione con la prima palla, non ha mai concesso opportunità sul proprio servizio, è chiaro che tra i due quello che ha la miglior visione di geometrie e angoli è lui. Nicolas fa comunque vedere diverse belle cose a rete, in generale il match è godibile, per la gioia dei tanti appassionati italiani che affollano il campo 16, ed esplodono con gli applausi quando Andreas tira una rispostona vincente di dritto che gli dà un altro break, 2-1 e battuta per lui. Purtroppo, subito dopo è Andreas a subire la pressione con il dritto di Nicolas, ci scappa anche un doppio fallo, ed è controbreak, 2-2. Tecnicamente, possiamo notare come Jarry abbia cambiato il movimento del servizio, adesso porta entrambe le braccia alla trophy position (sollevate al termine del lancio di palla) contemporaneamente, mentre fino a un po’ di tempo fa aveva una preparazione asincrona, come Caroline Garcia e Federico Delbonis ad esempio. Nella fase centrale del secondo set entrambi scendono un poco con le percentuali, si vedono diversi errori, Nicolas salva palla break (bene, attacco e volée) nel settimo game. Si arriva al tie break, e qui Seppi fallisce tre set point (senza grandi colpe, ben attaccato da Jarry), e alla fine, sotto 8-9, commette un brutto doppio fallo che gli costa il set, tutto da rifare.Bravissimo Andreas a ripartire subito di slancio, con break al secondo e quarto game, e allungo fino al 5-0. Nicolas sembra stranamente frastornato, al cambio campo respira a bocca aperta, in effetti fa abbastanza caldo oggi ma non abbastanza da giustificare un cedimento fisico simile dopo meno di due ore. Seppi, giustamente, incassa e si porta avanti 2 set a 1, chiudendo 6-1. Ancora Andreas piazza un’altra zampata brekkando Jarry nel quinto game del quarto set, l’italiano è molto bravo a continuare con il suo gioco ordinato e preciso, lasciando che l’avversario si incarti e vada fuori giri nel tentativo di chiudere in fretta gli scambi. Un secondo break (che cedimento Nicolas, viene perfino il dubbio abbia qualcosa che non va) mette virtualmente fine alla partita, al servizio sul 5-2 Seppi chiude senza problemi. LE PAROLE DI ANDREAS DOPO IL MATCH – “Avrei dovuto vincere anche il secondo, ma sono stato bravo ad andare subito via nel terzo e poi ho chiuso bene. Gli italiani che vincono sull’erba? Non so se è cambiata l’erba, sono cambiati i giocatori: Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego battono tutti e due come treni, impattano bene la palla, hanno un gioco molto adatto all’erba. Quelli di prima, Volandri, Starace, non avevano il gioco per questi campi, erano meno aggressivi. Giocavano sulla terra, poi venivano qui la domenica prima e come andava andava. Rispetto a una volta c’è anche una migliore comunicazione tra i coach, stanno facendo un buonissimo lavoro gli allenatori che li seguono, c’è scambio di opinioni e di informazioni. Ora, dopo il torneo, farò la solita infiltrazione, e poi ricomincerò da Winston-Salem. Il discorso teste di serie, le proteste di Nadal, mah… gli Slam fanno quel caxxo che vogliono, per dire il tie-break al 12 pari è una cagata! Ma insomma, mica hanno preso Rafa e lo hanno messo testa di serie numero 15, no?”. ARNABOLDI A FINE CORSA – Non è riuscito Andrea Arnaboldi ad emulare Daniele Bracciali, che nel 2005 sopravvisse a Wimbledon a 51 ace (e 101 servizi “senza risposta”) battendo Karlovic 12-10 al quinto set. Il mancino di Cantù, alla seconda partecipazione in uno Slam dopo il Roland Garros 2015, quando si issò fino al secondo turno dopo aver battuto il record di durata durante il torneo di qualificazione, si è arreso ad Ivo Karlovic in tre set. Davvero incredibile la seconda o forse terza carriera del gigante croato che a quaranta anni e 136 giorni è il più anziano in tabellone ai Championships dai tempi di Ken Rosewall (1975). Un break per set è stato fatale ad Arnaboldi nei primi due parziali, sul 4-4 nel primo e sul 3-3 nel secondo, mentre nel terzo il canturino è riuscito ad issarsi al tiebreak. Che però è il regno di Karlovic. Andrea si consolerà con il bel torneo di qualificazione e 45.000 pounds che nei challenger si vedono con il cannocchiale. Risultati:A. Seppi b. N. Jarry 6-3 6-7(8) 6-1 6-2I. Karlovic b. [Q] A. Arnaboldi 6-4 6-4 7-6(4) IL TABELLONE MASCHILE COMPLETO ...

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