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WTA Bad Homburg, preview finale: Bronzetti per il primo titolo su erba, Siniakova per riuscire dove è mancata nel 2021-

A meno di 48 ore dall’avvio dei tabelloni principali di singolare di Wimbledon 2023, nell’ultimo sabato antecedente allo Slam britannico, oggi 1 luglio per gli appassionati italici della racchetta la sveglia dovrà risuonare all’ora di pranzo: le 13:30, ossia l’orario di inizio della finale del Bad Homburg Open Presented By Engel & Vokers che vedrà come protagoniste nella ricerca della conquista del titolo tedesco la ceca Katerina Siniakova e soprattutto l’azzurra Lucia Bronzetti. Il torneo, un WTA 250, è giunto all’atto conclusivo della sua terza edizione dal momento in cui è stato introdotto nel calendario femminile. In realtà, la prima in assoluto si sarebbe dovuta disputare nel 2020, ma a causa dell’arcinote motivazioni pandemiche si è reso necessario cancellarla come tanti altri eventi in quel periodo. Ebbene, la sette volte campionessa Majors nella specialità del doppio – tutti gli allori Slam li ha vinti in coppia con la connazionale Barbora Krejcikova – può vantare un piccolo primato: con quella di quest’anno, si è spinta sino all’atto finale della manifestazione in due circostanze sulle tre potenziali. Nel 2021, infatti, la giocatrice della Repubblica Ceca raggiunse la finale prima di arrendersi all’idolo di casa Angelique Kerber per 6-3 6-2. Durante il corso della sua terza partecipazione alla kermesse teutonica, nel 2022 fu subito estromessa all’esordio seppur in rimonta dalla tds n. 4 del draw Simona Halep, la 27enne di Hradec Kràlové è stata costretta a giornate di “lavoro tennistico” piuttosto intense e frenetiche, in particolar modo per via della pioggia abbattutasi copiosa su Bad Homburg Vor Der Hohe. Specialmente nel giorno normalmente dedicato ai quarti di finale, ovvero venerdì – quindi 24 ore fa -, Katerina ha dovuto far fronte ai dei veri e propri straordinari: prima ha completato l’opera contro la seconda favorita ai nastri di partenza del main-draw, l’italo-russa Liudmila Samsonova con lo score definitivo di 7-5 4-6 6-2, per poi ritornare in campo nel tardo pomeriggio a distanza di poco più di un’ora dall’incontro precedente – all’incirca un’ora e venti – e sbarazzarsi agevolmente con un perentorio doppio 6-2 della 22enne statunitense Emma Navarro. La n. 52 del ranking WTA è arrivata al torneo sui prati tedeschi dopo un ruolino di marcia scevro di soddisfazioni, nei cinque eventi a cui ha preso parte prima di sbarcare in Germania aveva vinto una sola partita e addirittura non aveva mai portato a casa negli ultimi quattro mesi di Tour due match consecutivi. Difatti, questa settimana ha rappresentato solamente la seconda volta in stagione in cui è stata capace di superare il 2°T di un torneo, la prima era maturata in Messico al WTA 250 di Merida dove anche in quel caso arrivò in fondo prima di perdere in semifinale dalla futura vincitrice del trofeo Camila Giorgi. Inoltre, l’ex n. 31 WTA è stata in grado di replicare alla perfezione il cammino già mostrato in questa location due anni fa, giungendo in finale avendo lasciato per strada un solo parziale: nella semifinale del 2021 ebbe la meglio su Jessica Pegula ottenendo così la prima finale in carriera sull’erba. Mentre se parliamo di bilancio complessivo nella sfide valevoli per i titoli, la n. 1 mondiale in doppio possiede un bilancio leggermente in negativo che recita 3 vittorie e 4 sconfitte. L’ultima finale giocata risale al settembre del 2022 in Slovenia a Portorose, dove riuscì a battere la futura campionessa in carica di Wimbledon Elena Rybakina in rimonta. Per la ceca è il primo sigillo in bacheca da quello conquistato nel 2017 a Bastad al cospetto di una altra vincitrice Slam, una certa Caroline Wozniacki. Il cammino dell’azzurra verso la finale Decisamente diverso il percorso settimanale della 24enne riminese, la quale nella giornata di ieri a differenza dell’avversaria odierna – costretta al duplice impegno – non è neanche scesa in campo per la consueta semifinale beneficiando del ritiro pre-match della n. 1 Iga Swiatek, colpita nella notte dalla febbre probabilmente dovuta ad una intossicazione alimentare. Ciononostante rimane il percorso tracciato da Lucia nelle partite precedenti allo scontro poi mai avvenuto con la polacca. La n. 65 WTA non è certo una tennista dal pedigree erbivoro eppure si è fatta strada lungo il tragitto – a volte più tortuoso, altre molto più lineare – fino a guadagnarsi con merito la prima finale in carriera sul manto verde, superando l’austriaca Julia Grabher (n. 54 WTA) e nei quarti la tds n. 8 Varvara Gracheva in modo del tutto immacolato per poi uscire vittoriosa di rimonta dal lungo ed estenuante – quasi tre ore di gioco – ottavo contro l’egiziana Mayar Sherif con il punteggio di 1-6 7-6(2) 6-3. Prima della sua corsa tedesca, la classe 1998 dell’Emilia-Romagna aveva vinto un’unica partita su questa superficie, proprio a Bad Homburg nel 2022. Tuttavia tale successo si era materializzato per il ritiro a match in corso di Kaja Juvan. E’ giusto anche sottolineare come pur avendo fronteggiato in questa settimana tutte rivali in possesso di un’attuale classifica migliore rispetto alla propria, Bronzetti si è sempre misurata con giocatrici poco avvezze ai prati a tal punto che nessuna di loro aveva ancora ottenuto la prima vittoria sull’erba dell’intera carriera. Al di là di tutto ciò, questo risultato è comunque sintomo di una decisa svolta dell’ultimo opaco periodo della romagnola che tra seconda parte del 2022 e prima scorcio di stagione del 2023, si era resa protagonista di strisce negative rispettivamente da 7 e 8 sconfitte in fila, con il punto più basso toccato la settimana scorsa in occasione degli ITF W60 di Roma dove aveva dovuto soccombere per mano della n. 428 WTA Anna Turati. Ricordiamo, infine, come per Lucia questa settimana erbivora tedesca abbia rappresentato la prima volta in carriera in cui è stata in grado di raggiungere un quarto di finale WTA in condizioni di gioco diverse dalle quelle che presenta la terra battuta. Ora per la nostra trottolina terribile con quel suo splendido rovescio bimane filante, è tutto pronto per la terza finale nel Tour maggiore dopo il KO dell’anno passato a Palermo con la rumena Irina-Camelia Begu a causa di un periodico 6-2, ma soprattutto dopo il trionfo di fine maggio in Marocco a Rabat : 6-4 5-7 7-5 alla già citata Grabher. Nessun precedente confronto diretto tra Katerina Siniakova e Lucia Bronzetti, partirà certamente favorita la ceca grazie alle sue 8 vittorie in 10 incontri disputati nel torneo e con le due sconfitte maturate per mano di “sole” campionesse di Wimbledon. Tuttavia l’azzurra, al contrario, potrà contare sulla maggiore freschezza atletica dettata dagli sforzi profusi agli antipodi nella giornata di venerdì dalle due protagoniste. Anche le quote delle agenzie di scommessa vanno nella direzione appena descritta, dando in massa favorita Siniakova con un minima di 1.40 fornita da Sisal ed una massima di 1.45 proposta da Snai. Per Bronzetti, è Planet Win365 a credere maggiormente nelle possibilità dell’italiana con il suo 2.73; mentre è UNIBET fra i bookmakers ad essere il più scettico nei confronti della 24enne riminese con il proprio 2.85. La partita sarà visibile in chiaro sul canale 64 del digitale terreste, la rete federale e tematica di Super Tennis ma anche sulla piattaforma streaming dell’appendice televisiva tradizione della FITP: Super Tennix. ...

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