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ATP Kitzbuhel: Andujar fa 500 in carriera su terra, Sonego lotta ma la crisi è ancora profonda-

P. Andujar b. [9] L. Sonego 6-4 3-6 7-6(4) Il veterano castigliano Pablo Andujar da continuità alla finale ottenuta la scorsa settimana in Romania al Challenger di Iasi, dove si è arreso al brasiliano Meligeni Alves, imponendosi al primo turno del Generali Open di Kitzbuhel per 6-4 3-6 7-6(4) dopo quasi tre ore di partita sulla tds n. 9 Lorenzo Sonego. L’aria del Tirolo austriaco non riesce a trasferire nuova linfa al torinese, che incorre così nella quarta sconfitta consecutiva, nell’edizione 2019 del torneo aveva dimostrato di trovarsi particolarmente a suo agio su questi campi spingendosi sino alla semifinale, nella quale avrebbe ceduto il passo al padrone di casa Dominic Thiem. Nel percorso di tre anni fa eliminò proprio due spagnoli, Roberto Carballes Baena e Fernando Verdasco. Mentre quest’oggi non è stato in grado di rinverdire tale tradizione a lui favorevole. Il 36enne di Cuenca centra con questa affermazione un traguardo storico per la sua carriera: l’appuntamento con la sua 500esima vittoria su terra in tutti i livelli del professionismo. L’ex n. 32 del mondo torna quindi al successo nel circuito principale, dopo 6 ko in fila tra Barcellona e Wimbledon frutti anche di tanti problemi fisici, suo vero tallone d’Achille da quando è attivo nel Tour. Tre gli H2H, si erano affrontati per la prima volta in assoluto nel 2018, scontro andato in scena nella semifinale del Challenger di Firenze con vittoria del n. 98 del mondo. Nel 2019 l’italiano pareggiò i conti nel ‘250’ di Cordoba, infine sempre in quella stessa stagione il confronto più prestigioso: 2°T dello Us Open portato a casa in tre set da Andujar, che poi avrebbe raggiunto con gli ottavi il miglior risultato della carriera negli Slam. L’iberico si scontrerà al secondo round con il n. 205 ATP Filip Misolic. IL MATCH – L’incontro comincia con qualche minuto di ritardo, poiché a causa della pioggia che si è abbattuta sulla città austriaca nella prima mattinata i due giocatori non hanno potuto effettuare il classico warm up nelle ore precedenti alla sfida, per cui il riscaldamento invece che durare i canonici 5 minuti viene prolungato esattamente per il doppio del tempo rispetto alle tradizionali tempistiche. Al primo cambio campo, Sonego guida 2-1, entrambi i protagonisti sono partiti molto centrati al servizio lasciando soltanto un quindici a testa nel loro primo turno alla battuta. Il torinese successivamente si complica un po’ la vita nel terzo game, dopo aver spedito in corridoio nel primo colpo dopo il servizio il proprio diritto, ma sul 30-30 ne viene fuori alla grande affidandosi allo schema principale del suo tennis: prima di servizio, seguita dal dritto pesante. Sia l’azzurro che Andujar riescono ad indovinare qualche ottima risposta trovando profondità e non dando angolo attraverso ribattute centrali nei piedi dell’avversario per pizzicare così un’eventuale lentezza del battitore nel preparare l’esecuzione in uscita dal servizio, ma nessuno dei due riesce ad infilarle in modo consecutivo per mettere realmente pressione. Nel quinto gioco però il n. 58 del mondo, s’inceppa nuovamente dal lato destro commettendo altri due gratuiti, il secondo di questi propiziato anche da un’efficacie ribattuta iberica e così il 36enne di Cuenca trova il primo break del match, sigillato dal doppio fallo del piemontese. Lorenzo è però bravissimo a non abbattersi, certamente un’impresa non semplice per l’italiano dato il suo momento negativo, e a reagire subito ristabilendo immediatamente la parità anche grazie alla ricerca di alcune variazioni dallo spartito primario, come la discesa a rete in controtempo. Lo spirito, dunque è quello di sempre, purtroppo però non lo sono i suoi colpi: l’ex n. 21 del ranking infatti inanella una nuova sequenza di gratuiti con il diritto perdendo per la seconda volta di fila il proprio turno di battuta. Un rammarico ulteriore, per questo vantaggio riconsegnato prontamente nelle mani del veterano castigliano, è dato dal fatto che Sonego si era portato sul 40-15 prima di soccombere a causa di un filotto di quattro punti consecutivi in favore di Pablo. Dispiace per Sonny, perché aveva anche approcciato nel modo migliore all’incontro con le sue armi che sembravano in grandissimo spolvero. Poi però come era abbastanza fisiologico prevedere, quando manca la fiducia, alla prime difficoltà si è aperto un vero cratere nel tennis del torinese, inserendo la tds n. 9 in una spirale di sensazioni che gli hanno tolto ulteriore consapevolezza nei propri mezzi. L’atteggiamento, come detto, è però inappuntabile e per certi versi anche la lucidità tattica non sta mancando, visto che Lorenzo ha capito perfettamente che in questo stato di forma non può permettersi minimamente di farsi ingabbiare nel palleggio prolungato. L’ex. 32 del ranking infatti, nonostante l’età avanzata, contro questa versione dell’azzurro è nettamente superiore negli scambi lunghi essendo il classico regolarista da terra dotato di grande consistenza ed intelligenza tattica. L’unica possibilità per il 27enne di cuore granata è alternare costantemente tipologia di colpi, altezza e velocità; cercando poi di affondare con un’esecuzione definitiva appena gli si presenta l’occasione. Chiaramente questa strategia per essere messa sul campo alla perfezione presuppone grande precisione, ma purtroppo per ora le misure del rettangolo di gioco non sono state ancora registrate da Sonego. Perciò il nativo di Cuenca può chiudere facilmente il primo parziale, dopo 44 minuti per 6-4. Per fortuna arriva puntuale l’aiutino del classe ’86 in apertura di secondo set, Pablo è infatti vittima di un passaggio a vuoto piuttosto grave; manda sul 2-0 l’allievo di Gipo Arbino, facendosi strappare il servizio addirittura 0, con l’ultimo punto che testimonia perfettamente il blackout iberico: goffo errore al volo con la palla scaraventata in rete. A questo punto l’alfiere italico si carica, rinvigorisce il suo gioco e trovando anche alcuni vincenti di rovescio vola rapidamente sul 3-0. Dall’altra parte si è invece totalmente spento il n. 98 ATP, sembrerebbe in debito di ossigeno visto che prova ad accorciare gli scambi venendo avanti, sono però offensive senza molta convinzione e alquanto insensate rispetto alle sue caratteristiche tecniche. Finalmente ora Lorenzo ha trovato un pò di continuità e ritmo in risposta, dopo che Andujar era riuscito – a parte l’unico game in cui aveva perso il servizio – a tenere con grande tranquillità nella prima frazione tutti i propri turni di battuta nonostante un numero elevato di seconde. Il tennista nato nella città sabauda va vicinissimo al doppio break di vantaggio trovandosi sul 3-1 15-30. Qui in qualche modo l’esperto spagnolo riesce a venirne capo ai vantaggi, mentre in seguito ci si mette anche la cattiva sorte contro l’azzurro. Il campo infatti non è in perfette condizioni, tant’è che già nella pausa tra i due parziali la giudice di sedia era andata a verificare personalmente la tenuta del mattone tritato; nel quinto game però Sonny perde gli appoggi rischiando seriamente di farsi male e allora c’è bisogno di un’interruzione per permettere che la porzione di campo interessata – appena oltre la linea fondo – venga sistemata. Questa sospensione tuttavia avviene quando il tennista italiano stava per fronteggiare la seconda palla – sulla prima si era ben salvato con un’ottima seconda – del conto-break, alla ripresa Lorenzo sbaglia con la racchetta che viene scagliata prima a terra e poi presa a calci. Lo scoramento del n. 58 è evidente, anche perché come era accaduto per lo strappo decisivo del primo set l’azzurro si è fatto rimontare dal 40-15. Pablo non si fa pregare e piazza l’aggancio, dalla panchina nostrana Volandri e Rianna provano a sostenere Lorenzo ma il n. 4 d’Italia continua a sbagliare troppo diritto. Tutto sembra apparecchiato per una rapida conclusione del match, sennonché il castigliano torna ad elargire un sostegno a cui fare aggrappare l’italiano, il quale stava affogando nelle incertezze e nella rabbia: sul 3-4, al servizio e avanti 40-15, lo spagnolo fa e disfa e dopo aver sprecato altre due chance di 4-4, concede al primo tentativo il nuovo allungo italico. Sonego rimesso in corsa ancora una volta, ritrova la sua verve agonistica e mette in ghiaccio la frazione per 6-3 dopo 51 minuti di durata, con un vincente pazzesco che va di diritto tra nella classifica dei migliori colpi dell’anno: bolide dalle fioriere di puro polso a velocità sovraumana. Il momento di rottura dell’iberico prosegue anche nel terzo set, al contrario di un Sonego sempre più in palla; risultato? 4-0 Italia, doppio-break di vantaggio con il campo che per Andujar si rimpicciolisce progressivamente e che per Sonny invece si trasforma in un oceano. Come ben sappiamo però quando la forma non è delle migliori, basta un’inezia per compromettere anche un vantaggio che all’apparenza potrebbe sembrare inscalfibile: Pablo si scuote, al contempo il nostro si distrae e restituisce uno dei due break. Sul 5-4 Sonego completa la frittata con due doppi falli finali, non riuscendo così a porre fine alla contesa; ma grazie alla sua caparbietà raggranella le ultime energie e si guadagna due possibilità per servire una second a volta per il march. Ora però il dritto dell’iberico martella a dovere e si arriva così tie-break: L’iberico si porta sul 4-1 per poi chiudere 7 punti a 4 al secondo match ball. La crisi è senza fine per Sonego. IL TABELLONE DELL’ATP 250 DI KITZBUHEL ...

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