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Caruso avanti a Pune, fuori Fabbiano

Terminati i fasti dell’Australian Open, ci si risveglia con la grigia routine del lunedì – il lunedì degli ATP 250. Pochi incontri, quindi, ma con quattro azzurri in campo tra Pune e Cordoba e un bonus match a Montpellier. In attesa che la rotazione terrestre consenta alla tarde argentina di arrivare, cominciamo con quello che è successo in India nel torneo in cui la seconda testa di serie è Ricardas Berankis, n. 69 del ranking al momento del sorteggio: gli organizzatori non devono essere particolarmente contenti dello spostamento di un mese nel calendario per far posto all’ATP Cup. E il pubblico meno che sparuto è lì (per modo di dire) a confermarlo. PUNE – Lo aveva già sconfitto nei due precedenti confronti a livello Challenger e, seppure in rimonta dopo due ore e ventitré minuti, Salvatore Caruso fa valere la sua miglior classifica contro Ramkumar Ramanathan, 182° del ranking e sempre pronto a prendere la rete. Dopo un paio di game di sofferenza per chi batte (Caruso annulla cinque palle break), è il venticinquenne di Chennay a effettuare lo strappo, con il siciliano che paga un terrificante 34% di prime in campo. Un passantone in allungo su una buona volée con taglio a uscire e una risposta lasciata che cade un metro dentro offrono a Sabbo due opportunità di recuperare lo svantaggio in extremis, ma il servizio preciso di “Ram” gli dà il set. Il colpo preferito dell’indiano è il servizio e continua a seguire a rete la “prima”, ma al sesto gioco Caruso riesce finalmente a disinnescarlo. Consolidato il vantaggio con autorità, stavolta tocca a lui complicarsi la vita al turno di battuta successivo, con un dritto comodo che vola fuori e un doppio fallo che danno il la al recupero da parte di Ramanathan. La wild card fallisce però l’aggancio con il servizio a disposizione per merito di un Caruso ben determinato e che gli fa anche sentire il peso della palla centrandolo con un passante ravvicinato, nella vana speranza che ne resti un po’ più distante. Il parziale decisivo fila via liscio per chi batte fino all’undicesimo gioco, quando Ram aumenta l’intensità dei colpi insieme ai decibel delle urla belluine che li accompagnano, in una gara (stravinta) con i gemiti made in Italy. L’azzurro risale da 15-40 e va prendersi il match al game successivo. Al secondo turno cercherà di avvicinarsi al 50% di prime in campo affrontando il vincente fra Jiri Vesely e Arjun Kadhe – un’altra wild card locale, n. 612 ATP. È invece una giornataccia per Thomas Fabbiano che cede nettamente a Yuichi Sugita. Thomas tende a perdere da subito la misura del dritto, Yuichi è invece attento e solido con entrambi i colpi al rimbalzo. I game sono tirati, ma i primi quattro prendono la direzione del Giappone. Fabbiano sembra finalmente trovare precisione dal lato destro, recupera un break e ha l’occasione di rientrare quando risponde sul 3-5. Tradito ancora dal dritto, l’azzurro perde fiducia nel colpo e, con essa, nelle proprie possibilità di girare il match di fronte a un avversario che non concede sbavature. Sugita mette a referto sette giochi consecutivi per un secondo turno contro Viktor Troicki che, come un suo più illustre collega, ha ceduto un set a Sumit Nagal, un ragazzo che probabilmente incassa battute sulla “somiglianza” del suo cognome da quando ha preso in mano la racchetta (l’anno del primo Roland Garros di Rafa Nadal). È entrato come protected ranking, Cedrik-Marcel Stebe, condizione per lui tristemente normale dopo che negli anni ha suo malgrado messo la spunta su chirurgia artroscopica all’anca, guai alla parte bassa della schiena, problemi all’osso pubico (infiammazione e frattura da stress), intervento al bacino e tre operazioni al polso destro. Non è quindi una sorpresa apprendere dal sito ATP che il ventinovenne “Cedi” abbia sviluppato hobby che non comprendono altri sport (suona il piano e la batteria, legge, gioca a golf…). Finalista lo scorso anno a Gstaad, fa piacere che il mancino di Mühlacker abbia superato il primo turno, anche se a spese di Ivo Karlovic che, prossimo al 41° compleanno, cerca di non perdere contatto con i primi cento della classifica (attualmente è n. 121). MONTPELLIER – In Francia, l’incontro del giorno non appartiene al tabellone principale, ma alle qualificazioni, quindi senza copertura televisiva: dopo due ore, Emil Ruusuvuori ha la meglio su Nicolas Mahut al tie-break del terzo. A un solo passo dal varcare il muro non solo simbolico della top 100, il ventenne di Helsinki si è guadagnato il suo primo main draw ATP dove affronterà Dennis Novak, concittadino e coetaneo di Dominic Thiem allenato proprio dal padre del numero 4 del mondo. Emil ha battuto nettamente Thiem quattro mesi fa in Coppa Davis e guadagnato 300 posizioni in classifica nella scorsa stagione, ma nessun torneo del circuito maggiore lo ha finora omaggiato di una wild card, se non s-Hertogenbosch per il tabellone cadetto. Tre soli incontri del main draw in campo lunedì pomeriggio, con il povero Joao Sousa che torna in campo dopo essere stato da molti confuso con il brasiliano Joao Souza – squalificato a vita dalla TIU per match fixing e violazioni accessorie. (in aggiornamento) Risultati: Pune[PR] C-M. Stebe b. I Karlovic 6-3 6-4[5] Y. Sugita b. T. Fabbiano 6-3 6-0 [Q] V. Troicki b. S. Nagal 6-2 6-7(4) 6-1[7] S. Caruso b. [WC] R. Ramanathan 3-6 6-4 7-5 Montpellier J. Sousa vs G. BarrereN. Gombos vs [6] P. Carreño Busta[PR] V. Pospisil b. Aljaz Bedene 6-3 6-4 CordobaL. Sonego vs A. Balazs[6] P. Cuevas vs F. Delbonis[7] F. Verdasco vs [Q] C. Taberner[Q] J.P. Ficovich vs G. Mager ...

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