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Per Sinner altro esame di greco (Strocchi). Sinner-Tsitsipas e rivincita sia (Giammò). Djokovic, il più cattivo. Per destino (Corriere della Sera).-

Per Sinner altro esame di greco (Gianluca Strocchi, Tuttosport) Ha cominciato la nuova avventura, sul cemento indoor di Rotterdam, come aveva concluso quella precedente a Montpellier ovvero con un successo, anche se cedendo in questo caso un set. Jannik Sinner, risalito al n.14 del ranking proprio grazie al titolo conquistato in Occitania (7° in carriera), ha esordito nell’Abn Amro Open (Atp 500, montepremi 2.074:205) imponendosi con il punteggio di 6-2 3-6 6-1, in poco più di due ore dipartita, sul francese Benjamin Bonzi (n.48). Il 21 enne di Sesto Pusteria ha dominato il primo e il terra set, salvo accusare un passaggio a vuoto nella seconda frazione quando ha allentato l’intensità, non sfruttando 5 palle-break (3 nel primo game) e dando all’avversario la possibilità di rientrare in partita. Ma appena Jannik è tornato a spingere sull’acceleratore ha ripreso in mani le redini dell’incontro, cogliendo la terza affermazione in altrettanti incroci con il 26enne di Nimes , già battuto nel 2020 al Roland Garros e lo scorso anno a indian Wells. «Sicuramente è difficile quando arrivi all’ultimo momento ch un torneo all’altro, quindi sono molto contento della mia prestazione – il commento dell’altoatesino -. Certo, non è stato un debutto comodo. Abbiamo commesso molti errori non forzati, ma ho comunque cercato di rimanere concentrasul mio gioco». […] Il 24enne di Atene, finalista dodici mesi fa nella città olandese quando il canadese Felix Auger-Aliassime conquistò il suo primo titolo nel circuito maggiore, ha esordito martedì sera superando 7-5 6-1 il finlandese Emil Ruusuvuori (n.52), avanti 5-3 prima ci incassare un parziale di cinque giochi consecutivi finalista del primo Slam 2021 è in vantaggio per 5-1 nei confronti con l’altoatesino e ha vinto gli ultimi quattro (l’unico successo di Jannik al 2° turno del Masters 1000 di Roma 2020). Ad attendere nei quarti il vincente del testa a testa italo-ellenico c’è il 37enne svizzero Stan Wawrinka (n.130, in gara col ranking protetto), che ha iscritto il suo nome nell’albo d’oro nel 2015 (pure finalista nel 2019), a segno con un periodico 6-3 su un altro veterano ed ex top 10 come il francese Richard Gasquet (n.45). Ha rotto il ghiaccio in maniera positiva anche il danese Holger Rune (n.9 Atp), quarta testa di serie, regolando con un doppio 6-4 il qualificato francese Constant Lesstienne (n54), mentre il 2° turno è stato fatale al polacco Hubert Hurkacz (n.10), quinto favorito, caduto con due tie-break per mano del bulgaro Grigor Dimitrov (n.28), al terre successo in altrettanti incroci. Oltre Oceano, intanto, scocca l’ora dell’ingresso in scena, direttamente al 2° turno, per Lorenzo Musetti (n.20) sulla terra battuta di Buenos Aires (Atp 250, $ 626.595): i120enne di Carrara, terza testa di serie, deve vedersela perla prima volta in carriera con l’argentino Pedro Cachin (n.68) Sinner-Tsitsipas e rivincita sia (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)  E rivincita sia. Grazie alla vittoria m tre set (6-2, 3-6, 6-1) contro Benjamin Bonzi, Jannik Sinner approda agli ottavi dell’ABN Amro Open di Rotterdam dove ad attenderlo troverà oggi alle ore 19.30 (diretta SuperTennis e Sky) Stefanos Tsitsipas, per quello che sarà il loro settimo confronto in carriera (primo nella cornice indoor.) L’ultimo a gennaio agli Australian Open l’ha vinto il greco. Se alla fine il risultato è stato in linea col pronostico, non del tutto lo è stata la modalità con cui l’azzurro è riuscito ad ottenerlo. «Sono soddisfatto della mia performance, non è facile giocare subito arrivando tardi dal torneo precedente, abbiamo commesso molti errori ma alla fine sono riuscito a restare concentrato sul mio gioco, ha dichiarato Sinner a fine match. Anche il greco, va ricordato, l’altro ieri contro Ruusuvuori aveva dovuto affrontare un turno di servizio che avrebbe potuto regalare al finlandese il momentaneo vantaggio. Per Sinner la buccia di banana è stata un secondo set; vinto dal francese, su cui nessuno avrebbe scommesso. Per lo meno al termine di un primo parziale in cui il nostro si era dimostrato in palla fin dall’inizio: i venti punti giocati nel primo game erano stati il preludio ad un set da lui giocato con lucidità. […] Sinner ci è riuscito, confermando il suo buon momento (quarta vittoria consecutiva) e l’importanza in termini di fiducia del titolo vinto la settimana scorsa a Montpellier. Ripreso l’assedio e disinnescati gli ultimi pericoli a colpi di servizio (saranno sette gli ace alla fine per lui), due break sono stati lui sufficienti per chiudere il match entro le due ore di gioco. «Ho iniziato e concluso il match molto bene, adesso vediamo quel che succederà al prossimo turno. Tsitsipas è forte, ma sono pronto». MUSETTI. Oggi farà il suo debutto a Buenos Aires (Atp250, ore 22.30) Lorenzo Musetti. Quella argentina sarà per il n.20 del mondo la prima di tre tappe – oltre a Rio de Janeiro e Santiago del Chile – che lo terranno impegnato per tutto il mese di febbraio sulla terra battuta sudamericana. Fino a Indian Wells, l’azzurro non avrà alcun punto da difendere e questo renderà ancora più interessante questo snodo della sua stagione. Ad inaugurarlo ci sarà il padrone di casa Pedro Cachin: non sta attraversando un buon periodo, ma al primo turno ha ottenuto la sua prima vittoria del 2023 contro il brasiliano Monteiro. L’aria di casa sembra giovargli. Djokovic, il più cattivo. Per destino (L.M Corriere della Sera) E’ II meno amato tra i più forti, è il terzo uomo, implacabile. E’ un mistero Novak Djokovic, per capire il quale, suggerisce Marco Imarisio nella storia di copertina del nuovo numero di 7 domani in edicola e in edizione digitale, si può partire dagli anni dei bombardamenti a Belgrado e dalla sua famiglia i genitori, Srdjan e Dijana Djokovic non sono nati ricchi, hanno dormito in macchina seguendo il figlio nei tornei giovanili. Per lui sono finiti in mano agli usurai. […] E mentre il tennis, nonostante l’addio di Federer sta conquistando il cuore di scrittori e intellettuali come racconta lo scrittore Leonardo Colombati, nel mondo delle racchette il nuovo protagonista è il padel, un derivato del tennis che sta prendendo il posto del calcetto come sport sociale e ricreativo. «Se il tennis è poesia — racconta Demetrio Albertini a 7, in altro servizio —, il padel è commedia, è divertente; ed è perfetto per i calciatori, peri movimenti eil senso della posizione». E uno sport di squadra, si gioca in doppio ed è perfetto per il misto, perché armonizza le differenza tra maschi e femmine ...

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