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Sinner, nuova missione Alcaraz (Giammò). Riparte da Djere la scalata di Sinner al monte Alcaraz (Azzolini)-

Sinner, nuova missione Alcaraz (Ronald Giammò, Corriere dello Sport) Nulla da fare per Fabio Fognini, eliminato al primo turno del Masters 1000 di Miami dal tedesco Struff in tre set (6-4, 5-7, 6-4). Dopo un primo set caratterizzato da basse percentuali alla battuta da parte dei due sfidanti e aggiudicatosi da Struff grazie a un break, i successivi due set hanno invece rispettato i loro turni di battuta risolvendosi entrambi negli ultimi game in cui il tedesco si è dimostrato più cinico nel riuscire a concretizzare le occasioni. Oggi fa il suo esordio Jannik Sinner opposto allo sloveno Djere. Il numero uno italiano è arrivato a Miami dopo l’eliminazione subita per mano di Carlos Alcaraz in semifinale a Indian Wells. «Carlos mi rende un giocatore migliore, mi spinge a giocare al limite delle mie possibilità – ha dichiarato Sinner due giorni fa ai microfoni dell’Atp – Ora lui è su un livello più alto del mio, tanto da meritare la prima posizione nel ranking. Ma siamo giovani e possiamo crescere ancora». Inseriti entrambi nella parte alta del tabellone, l’azzaurro e lo spagnolo anche in Florida potrebbero ritrovarsi di fronte in semifinale. Più complicato si annuncia invece il match di Musetti che esordisce domani. Reduce da quattro sconfitte consecutive, il toscano avrà in Lehecka un ostacolo insidioso. Sempre domani esordio anche per Berrettini contro l’americano McDonald che ieri ha battuto Galan. Riparte da Djere la scalata di Sinner al monte Alcaraz (Daniele Azzolini, Tuttosport) Può non crederci, Jannik, se il riferimento alla natura particolare del suo prossimo avversario, il primo della filiera di Miami, Laslo Djere, gli sembrerà da parte nostra fin troppo costruito, e alla fin fine esagerato. Ho sempre ritenuto che nel breve volgere di una carriera agonistica, il nostro sport attribuisca ruoli e distribuisca compiti, a ognuno per ciò che è in grado di fare. Djere, (…) è uno di quei tennisti che vale la pena incontrare almeno una volta l’anno. Utile a ricordare a chi più ha avuto in sorte da Madre Natura che la vita e il campo a volte presentano ostacoli non preventivabili e inciampi del tutto imprevisti. Uno di questi è proprio lui, Laslo, mai sopra il n. 27 della classifica, anzi più spesso confinato tra challenger e piccoli tornei, ma in grado di far pagare dazio ai molti giovani predestinati che se lo sono trovati di fronte ai primi passi del tennis adulto. Djere di fatto è l’asticella, quella che devi imparare a sollevare se vuoi passare oltre. E quando l’hai definitivamente scavalcata, lui resta lì a ricordarti di tenere i piedi bene sulla terra, rivestendo così il compito che gli antichi romani definirono del “memento mori” – ricorda che devi morire…sì, ho capito, ora me lo segno…secondo la rivisitazione di Massimo Troisi – una figura sul carro del vincitore che aveva il compito di ricordare al generale in trionfo i rischi celati nella superbia e nella smania di grandezza. Ma chi? Laslo Djere, oggi n. 58? Ma dai… Bene, il serbo è avanti 2-1 con Sinner, 5-2 con Musetti, 2-3 con Sonego e 1-3 con Berrettini. Eppure è un buon nome per cominciare la propria avventura, in un torneo che se tutto andrà per il verso giusto, finirà per riproporre Alcaraz e Sinner in semifinale, per il match numero 6. […] Dopo Indian Wells, Jannik ha scelto di riprendere la preparazione in palestra, urgenza nata dagli strattoni avvertiti nel match con Alcaraz. «Al momento», è il Sinner-pensiero «Carlos è a un livello più alto del mio, ma continuo a pensare che non siamo lontani. Lui mi spinge a giocare ai limiti delle mie possibilità, ed è ciò che serve per diventare un giocatore migliore». Miami ha tracciato per Jannik un percorso non privo d’insidie, ma alla portata del suo tennis. Dopo Djere, uno tra Dimitrov e Struff (vincitore ieri di un match molto combattuto con Fognini). Poi un ottavo con Rublev e un quarto con Zverev o Ruud, prima del rendez-vous con Alcaraz. […] ...

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