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Tabellone forte al Queen’s: subito Del Potro-Shapovalov! E poveri inglesi…

da Londra, il nostro inviato Sarà pure il club della regina, quello in fondo a Palliser Road, ma le mani dei suoi membri non hanno di certo fatto un piacere agli inglesi al momento di estrarre le fiches numerate dall’urna d’argento. La cerimonia del sorteggio dei Fever-Tree Championships del Queen’s Club, il più importante torneo su erba dopo (per importanza) e prima (cronologicamente) di Wimbledon, ha messo in salita fin da subito il cammino dei tennisti di casa. E non soltanto a loro, purtroppo per qualche big e anche per le piccole speranze italiane. Ogni volta che gli iscritti al circolo hanno contribuito con l’aggiunta di un britannico alla griglia degli incontri, la reazione della sfarzosa President’s Room è stata un “oooh” di disappunto. Kyle Edmund e Cameron Norrie, primo e secondo del ranking nazionale, hanno ottenuto un duro accoppiamento con Stefanos Tsitsipas e Kevin Anderson, migliori due membri del seeding; al numero tre Daniel Evans è capitato invece Stan Wawrinka. Il danno si è tramutato persino in beffa al momento di sorteggiare, eccezionalmente, anche il tabellone di doppio, in onore del rientro agonistico di Andy Murray: iscritto in coppia con Feliciano Lopez grazie a una wild card, anche il tre volte campione Slam dovrà iniziare contro le prime teste di serie, i colombiani Cabal e Farah. Dovesse spingersi fino in semifinale, potrebbe incontrare il fratello Jamie. Se a corte piangono, di certo non sono gli unici: è andata male anche a noi italiani, con Marco Cecchinato destinato subito ad affrontare il servizio-bomba di Milos Raonic, e a Juan Martin del Potro e Denis Shapovalov, piazzati l’uno contro l’altro nel peggior primo turno possibile per entrambi – e migliore per il pubblico. (Stuzzicante anche l’incontro inaugurale dell’altro canadese, Felix Auger-Aliassime, che sfiderà il campione dell’edizione 2014 Grigor Dimitrov.) Cecchinato si è presentato al Queen’s Club già da venerdì, e il torneo da 500 punti sarà il primo al fianco di Uros Vico nel ruolo di allenatore. La collaborazione è stata annunciata in mattinata tramite un post su Instagram, lo stesso mezzo che il palermitano aveva scelto per ringraziare Simone Vagnozzi per i tanti successi ottenuti insieme. Gongola invece Marin Cilic, campione in carica e invitato a officiare la cerimonia, dato che il suo spicchio di tabellone prevede prima il cileno Christian Garin, poi uno tra Diego Schwartzman e un qualificato (occhio, ce ne potrebbero essere di interessanti). Su terra sarebbero stati grattacapi, ma sull’erba si delinea senza dubbio di un percorso più agevole di quelli altrui. “Le sensazioni che regala questo torneo sono sensazionali, è una gioia giocare qui. Ho giocato qui così tante volte, spero di giocare bene anche quest’anno” ha commentato il croato, che nella finale dello scorso anno salvò match point sconfiggendo Novak Djokovic in rimonta dopo oltre tre ore sotto il sole. Proprio il sole sarà un fattore cruciale: le previsioni meteo non sembrano “estive” come quelle delle ultime due edizioni, e c’è il rischio di perdere qualche mezz’oretta per pioggia lungo il torneo. Il più antico torneo di tennis del mondo dovrebbe comunque cavarsela anche per la centodiciassettesima volta, pur senza tetti mobili e altri congegni moderni. Nel più drammatico dei casi, al massimo, si potrà adattare l’inno nazionale: “God save… the Queen’s”. (clicca per ingrandire) Il tabellone aggiornato del torneo del Queen’sIl calendario ATP ...

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