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Tornei bloccati per 6 settimane. Roma per ora è confermato (Crivelli). L’Atp si ferma fino al 27 aprile (Semeraro)

Tornei bloccati per 6 settimane. Roma per ora è confermato (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport) Un avversario troppo forte. E così anche’ il tennis deve arrendersi al coronavirus, cancellando tutti i tornei delle prossime sel settimane, fino al 26 aprile. Al momento la decisione e stata presa dall’Atp, il circuito maschile, e dall’Itf, mentre la Wta al momento non si è ancora,allineata, limitandosi a sospendere Miami e Charleston. Quindi, dopo l’annullamento del Masters 1000 di Indian Wells proprio alla vigilia per un caso di positività nella contea che lo ospita, con tutti i giocatori già in California, l’interruzione totale ora è ufficiale. Alla base, l’Atp indica l’evolversi del contagio, ormai definito pandemia dalla chiusura dei voli da e per gli Stati Uniti nei confronti di 26 paesi e le misure restrittive prese ormai da molti Stati in tutto il mondo. Quindi la decisione falcia il calendario di due altri Masters 1000, Miami e Montecarlo (Fognini non potrà perciò difendere il titolo), oltre ai tornei che aprono la stagione del rosso: Houston, Marrakech, Barcellona e Budapest (l’anno scorso vinto da Berrettini). In teoria, la stagione dovrebbe ricominciare la settimana del 27 aprile con l’Estoril e Monaco di Baviera, preservando Madrid e Roma a maggio. Gli Internazionali prenderanno il via il 10 maggio, quindi ci sono quasi due mesi davanti per sperare che non corrano rischi: intanto la Fit ha deciso di continuare la prevendita del biglietti. Ma tutto e aleatorio e Andrea Gaudenzi, nuovo presidente dell’Atp, non nasconde le preoccupazioni: «Non è stata una decisione facile e rappresenta una grossa perdita per gli organizzatori, I giocatori e gli appassionati, ma la salute viene prima di tutto: il nostro sport, per le sue caratteristiche dl universalità e per i viaggi, è molto a rischio». Il comunicato ufficiale dell’Atp si chiude con un rimando ai punti del ranking, per i quali una decisione sarà presa nei prossimi giorni. Nessuna ipotesi, ovviamente, sulla possibilità che gli appuntamenti cassati fino al 26 aprile trovino più in là una finestra temporale per essere recuperati. In verità, i giocatori si sarebbero accordati per disputare Indian Wells e Miami subito dopo gli Us Open (che finiscono il 13 settembre), accorciando entrambi da dieci giorni a una settimana. In quel periodo, però, sono in programma il torneo di Metz e soprattutto la Laver Cup (a Boston). Intanto si è svolto il sorteggio per le finali di Davis a Madrid: Italia nel gruppo E con Usa e Colombia. Saranno a novembre, Si spera a incubo finito. L’Atp si ferma fino al 27 aprile (Stefano Semeraro, Corriere dello Sport) Il tennis si mette in auto-isolamento per sei settimane. L’evidenza di ciò che sta accadendo nel mondo, e che aveva già portato alla cancellazione del Masters 1000 di Indian Wells, e l’annuncio della pandemia da parte dell’Oms hanno convinto l’Atp a prevedere uno stop che per il momento si protrarrà fino al 27 aprile (si riprenderebbe con Monaco di Baviera ed Estoril. In un primo tempo si era pensato addirittura a uno spostamento di alcuni tornei in zone meno a rischio (ad esempio Arabia Saudita), ma la situazione è precipitata. Cancellati o rinviati i Masters 1000 di Miami e Montecarlo, e gli altri Atp di Houston, Marrakech, Barcellona e Budapest, più una ventina di Challenger. In attesa delle decisioni delle autorità governative (le uniche che contano), anche gli Internazionali d’Italia, il Roland Garros, forse addirittura Wimbledon, sembrano fortemente a rischio. L’Itf si è accodata alla sospensione, la Wta per ora non si pronuncia. «Non è una decisione che prendiamo con leggerezza – ha spiegato il presidente dell’Atp, Andrea Gaudenzi – e rappresenta una perdita enorme per i nostri tornei, per i giocatori, e per i tifosi. Crediamo che questa sia la cosa più responsabile da fare alla luce di questa pandemia per proteggere la salute e la sicurezza dei giocatori, del nostro staff, della comunità tennistica e del pubblico. La natura globale del nostro gioco, e i frequenti viaggi a livello internazionale che questa implica, presentano rischi significativi e grandi problematiche nelle cireostanze odierne (…) Stiamo continuando a monitorare la situazione quotidianamente, e non vediamo l’ora che il Tour riparta quando le cose miglioreranno. Nel frattempo, i nostri pensieri e auguri vanno a tutti coloro che sono stati colpiti dal virus». […] ...

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