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Yannick Noah: “Kyrgios il mio erede. Il Roland Garros del 1983 il sogno di una vita”-

Il passaggio dalla carriera di tennista a quella di cantante: “In campo mi sentivo dentro una gabbia, a lungo andare mi ha sopraffatto. La musica ha rappresentato per me una forma di terapia” Su Big Three: “Federer un artista, Nadal il migliore perché è rimasto lo stesso umile ragazzo di sempre. Djokovic non mi attrae, gli altri due hanno più carisma”

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